Maurilio Lovatti Informazioni per gli studenti dell'università
anno accademico 2014-2015 STORIA DELLA FILOSOFIA (docente prof. Dario Sacchi) Introduzione storica alla
contemporanea "filosofia della mente" (philosophy of mind)
e alle sue principali tematiche: l’analisi filosofica del linguaggio, la
questione dell’intenzionalità dei fenomeni mentali, il mind-body
problem e le sue varie possibilità di soluzione. Seminario (esercitazioni) sul concetto di verità attraverso la lettura e l'analisi di testi significativi. testo base, A. Poppi (a cura di), La Verità, La Scuola, Brescia ogni lunedì dalle 9.30 alle
10.30 in aula Necchi
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COMUNICAZIONI - La prima lezione è lunedì 13 ottobre 2014. - Dopo le vacanze natalizie e la sessione invernale degli esami, si riprenderà a febbraio 2015 Chi deve sostenere l'esame semestrale porta la parte del testo fino ad Aristotele incluso. - Eventuali variazioni di data e orario per il secondo semestre saranno valutate nella lezione del prof. Sacchi del 26 febbraio
ARGOMENTI SVOLTI 13 ottobre 2014 le concezioni di verità; Parmenide: scienza e opinione 20 ottobre 2014 Platone: la dottrina delle idee e la seconda navigazione 27 ottobre 2014 il mito della caverna e la metafora del segmento quadripartito 3 novembre 2014 il mito della biga alata ed il rapporto tra razionalità ed emotività 10 novembre 2014 Aristotele: aspetto ontologico e aspetto logico della verità 17 novembre 2014 verità come adaequatio rei et intellectus 24 novembre 2014 il sapere dimostrativo 1 dicembre 2014 il principio di non contraddizione
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CONTRIBUTI DEI PARTECIPANTI 1°
LEZIONE COS’
E’ LA VERITA’? Vi
sono molteplici concezioni di verità. Solitamente
si afferma che un'affermazione è “vera” se c’è CORRISPONDENZA tra
la frase verbale e i fatti. Nell’antica
Grecia i Sofisti avevano una concezione pragmatica della verità, dunque
la verità era legata all’utilità. Tra i Sofisti ricordiamo Protagora
secondo il quale “L’uomo è misura di tutte le cose, di quelle che
sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono”. Ne
consegue che per questo filosofo non esiste una verità assoluta, ma ogni
uomo/civiltà avrà la sua verità. Tuttavia, per evitare conflitti è
stato necessario affermare per vero ciò che è utile; siamo dunque in
presenza di una concezione extrateorica della verità. Infine
si ricorda la concezione di verità come COERENZA. PARMENIDE
DI ELEA (inizi
V sec. a.C.) Parmenide
è quel filosofo che scoprì il “Principio di non contraddizione”,
principio fondamentale per le scienze dimostrative. Questo principio
delimita le due vie:
Parmenide
fu il primo filosofo a distinguere l’opinione - conoscenza sensibile (doxa)
dalla scienza (episteme). 2°
LEZIONE PLATONE
(428/27 - 347 a.C.) Alunno
di Socrate, Platone fu quel filosofo particolarmente legato alla politica,
il suo obiettivo era infatti la costituzione di uno Stato giusto che si
opponesse a quello Stato che aveva condannato la sua guida (Socrate). Attraverso
la sua indagine filosofica egli si rese conto di come per raggiungere un
sapere solido e incontrovertibile era necessario compiere quella che egli
denominò “Seconda navigazione”. Nell’antica
Grecia per “Prima navigazione” si intendeva quella navigazione veloce,
rapida dove le vele erano spinte dal vento; per “Seconda navigazione”
si intendeva, invece, quella navigazione che conduceva al porto, dove
venivano sciolte le vele, era, dunque, lenta e sicura. Platone
associò alla prima navigazione il processo che porta alla conoscenza
sensibile, mutevole e imperfetta; e alla seconda navigazione quel processo
che porta ad una conoscenza razionale, incontrovertibile, immutabile e
perfetta (conoscenza del “Mondo delle Idee”). Il
tema della seconda navigazione, che corrisponde alla “Dottrina delle
idee” si può affermare che fu molto caro al filosofo. Questa dottrina
è, infatti, presente in più opere di Platone, tra le quali,
“Repubblica,” “Fedone” e “Fedro”. Le
IDEE sono per il filosofo delle realtà che sussistono di per sé; si
trovano nell’ Iperuranio e sono perfette, immutabili, universali.
Sono criteri di valutazione e conoscenza. L’uomo non le costruisce ma le
contempla. Cogliere le idee significa cogliere la verità (alètheia). Come
fa l’uomo a conoscere le idee? Per
quando riguarda il tema della conoscenza della verità Platone mette a
punto più miti e teorie. Si ricordano:
Sempre
nell’ambito della conoscenza della verità Platone nel V libro della
“Repubblica” distingue i filodossi dai filosofi, i primi si
identificano con coloro che si accontentano della conoscenza sensibile,
costituita di opinioni, i secondi sono coloro che amano contemplare la
verità e che possiedono la certezza e l’incontrovertibilità della vera
scienza. 3°
LEZIONE (Platone) “Il
bene e il sole” Al
termine del VI libro della “Repubblica”, Socrate espone la natura
dell’idea del Bene; nel farlo egli delinea quelli che sono quattro gradi
della conoscenza. Assume,
quindi, ruolo prioritario nel testo la metafora del segmento
quadripartito. Preso
un segmento AB e diviso in 4 parti (AH, HC, CK, KB), supponendo per
esempio che AH=2, HC=8, CK=8 e KB= 32, emerge che HC sarà 4 volte AH e
che KB, a sua volta sarà 4 volte CK. Ora Platone afferma che AC
corrisponde all’opinione, dove AH è l’immaginazione e HC è la
credenza, e CB corrisponde alla scienza, dove CK è la dianoesi, sapere
dimostrativo, e KB è la noesi, intuizione delle idee. Giorgia
Zoccatelli **************
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Contenuti
del manuale di storia della filosofia consigliati per la parte istituzionale dell'esame
Lineamenti di storia del pensiero filosofico occidentale, con particolare
riguardo ai seguenti autori e correnti:
Storia della filosofia Prof. Dario Sacchi OBIETTIVO DEL CORSO Introdurre alla conoscenza delle linee fondamentali della storia del pensiero filosofico (nozioni e tematiche, correnti di pensiero, autori), con particolare riferimento ai dibattiti contemporanei. PROGRAMMA DEL CORSO 1) Introduzione storica alla contemporanea "filosofia della mente" (philosophy of mind) e alle sue principali tematiche: l’analisi filosofica del linguaggio, la questione dell’intenzionalità dei fenomeni mentali, il mind-body problem e le sue varie possibilità di soluzione. 2) Lettura di testi significativi, dall’antichità ad oggi, intorno al concetto di verità e alla problematica gnoseologica fondamentale. BIBLIOGRAFIA Per il punto 1: Appunti personali dal corso S. Nannini, Un’introduzione storica alla filosofia della mente, Laterza, Roma-Bari 2011 Per il punto 2: Appunti personali dal corso A. Poppi (a cura di), La verità, La
Scuola, Brescia. DIDATTICA DEL CORSO Lezioni in aula e seminario di accompagnamento allo svolgimento del punto 2. METODO DI VALUTAZIONE Esami orali. AVVERTENZE Il prof. Dario Sacchi riceve gli studenti il martedì e il giovedì dalle 10.30 alle 11.30 nel suo studio (scala a destra, secondo piano).
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SEMINARI DEGLI ULTIMI ANNI - anno 2013-2014 Seminario (esercitazioni) sul concetto di verità - anno 2012-2013 Seminario (esercitazioni) sui concetti fondamentali della filosofia - anno 2011-2012 Seminario (esercitazioni) sui concetti fondamentali della filosofia - anno 2010-2011 Seminario (esercitazioni) sui concetti fondamentali della filosofia - anno 2009-2010 Seminario (esercitazioni) sui concetti fondamentali della filosofia - anno 2008-2009 Lettura e la discussione critica dell'antologia degli scritti di Galileo Galilei, curata da Sofia Vanni Rovighi - anno 2007-2008 Sul fondamento della conoscenza di Schlick - anno 2004-2005 I metodi dell'etica di Sidgwick
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e-mail: maurilio.lovatti@unicatt.it Maurilio Lovatti - scritti di storia locale Maurilio Lovatti - indice generale degli scritti
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