Quasi
quindicimila partecipanti alla manifestazione Basta Veleni che si è svolta
domenica 27 ottobre a Brescia sono certamente un bel segnale. Come ha
commentato il Sindaco della città Emilio Del Bono, la consapevolezza dei
cittadini sull'importanza delle tematiche ambientali è sempre positiva e se
c'è una spinta dell'opinione pubblica, per gli amministratori è più
facile fare alcune scelte.
La manifestazione, promossa da una sessantina di organizzazioni e comitati
ambientalisti, si proponeva alcuni obiettivi totalmente condivisibili, come
la rapida decarbonizzazione, la moratoria sulle discariche, la riduzione dei
rifiuti indifferenziati, la tempestiva attuazione delle bonifiche
ambientali, azioni concrete per il miglioramento della qualità dell'aria e
dell'acqua.
Come è comprensibile in situazioni di questo genere, non tutte le richieste
poste dagli organizzatori sono compatibili con un autentico ambientalismo.
L'esempio classico è costituito dai NO TAV partecipanti alla
manifestazione. Gli spostamenti in automobile e in aereo (sempre in rapido
aumento: in Europa si sfiorano i 2 voli annui per abitante!) sono tra le
principali cause delle emissioni e del surriscaldamento del pianeta. Come ci
ricorda continuamente anche Greta Thunberg, solo l'uso del treno al posto di
auto e aerei (specie per i tragitti sotto i mille Km) può migliorare la
situazione. Quindi per difendere l'ambiente ci vuole più TAV. Anche la
richiesta di chiusura immediata della terza linea dell'inceneritore lascia
qualche dubbio. E' vero che a Brescia si bruciano molti rifiuti non locali,
ma nel breve periodo mandare questi rifiuti agli inceneritori del nord
Europa, tramite camion inquinanti, o in discariche del terzo mondo tramite
navi ancor più inquinanti, non migliora certo la situazione.
«Marciamo perché vogliamo, iniziando da noi stessi, un nuovo stile di
vita: sobrio nei consumi e nei trasporti, virtuoso nella gestione dei
rifiuti, attento al rispetto di ogni vita, partecipe della vita sociale e
attento alla salute dell'ambiente partendo dal livello locale con un
presidio attivo del territorio, a quello globale per contribuire alla
sostenibilità presente e futura del pianeta Terra».
Così ha commentato un partecipante ala manifestazione. Queste riflessioni,
insieme agli slogan più caratterizzanti proposti dai manifestanti, come “io
non faccio finta di niente” e “basta veleni, solo arcobaleni”,
mi sembrano il miglior augurio che si possa formulare per il bene della
nostra casa comune, che è il pianeta terra.
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