La voce del popolo, 26 marzo 2015, pag. 6

OPINIONI

 

 

 

Creato

L'aria che preoccupa

 

di Maurilio Lovatti 

 

 

Continua a preoccupare la qualità dell'aria a Brescia: nei primi 70 giorni del 2015 si è verificato un superamento del limite di legge (50 microgrammi per mc) per le polveri sottili. In pratica in meno di 3 mesi si è esaurito il totale degli esuberi concessi dalla normativa europea. Ma la situazione potrebbe essere ancora peggiore, perché per alcuni giorni i dati non sono stati acquisiti per guasti agli apparecchi di rilevazione. E' quasi superfluo ricordare i gravi danni alla salute che ciò comporta, sia per l'incremento delle malattie respiratorie, sia per l'aumento di probabilità dell'insorgere di tumori.
Sono almeno dieci anni che la qualità dell'aria a Brescia è tra le peggiori in Europa, ma queste brutte notizie sembrano spegnersi nell'indifferenza generale. Certo, all'origine di questa situazione vi sono scelte politiche e di gestione del territorio che risalgono a decenni or sono. Ed esempio nella zona sud della città c'è un'anomala concentrazione di fonti inquinanti (autostrada, tangenziale, industrie, inceneritore, centrale termoelettrica che usa ancora il carbone) appena mitigate dal teleriscaldamento che ha complessivamente ridotto negli anni le emissioni rispetto alle caldaie condominiali a gasolio.
Ma ci sono anche pesanti responsabilità di noi cittadini: è necessario l'impegno di tutti per un uso più contenuto e razionale dell'automobile. Quando passeggiamo per le vie di Brescia, possiamo ipotizzare che verosimilmente, per almeno la metà delle auto che passano, sarebbero state possibili altri modi di spostamento. Basterebbe usare di più le biciclette e i mezzi pubblici. Anche la metropolitana, che pur vede crescere continuamente i suoi utenti, potrebbe essere più utilizzata. Se usasse l'auto solo chi veramente non può farne a meno, le polveri fini rientrerebbero nei limiti. Le comunità cristiane sono consapevoli che, se le autorità hanno il compito di fare scelte che favoriscano la riduzione del traffico, come il potenziamento dei mezzi pubblici, il non ingresso in città degli autobus extraurbani, che possono fermarsi alle stazioni periferiche della metro, la realizzazione di piste ciclabili e di rotonde per rendere più scorrevole il flusso dei veicoli, ogni persona può dare il buon esempio, concretizzando il proprio amore per il prossimo e il proprio impegno per il bene comune con scelte coerenti con i valori cristiani, anche se talvolta implicano qualche disagio. Speriamo che l'attesa lettera di papa Francesco sulla salvaguardia del creato, attesa per settembre, possa scuotere le coscienze.

 

Maurilio Lovatti

 

 

La voce del popolo, 26 marzo 2015, pag. 6

 

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