Continua
a preoccupare la qualità dell'aria a Brescia: nei primi 70 giorni del
2015 si è verificato un superamento del limite di legge (50 microgrammi
per mc) per le polveri sottili. In pratica in meno di 3 mesi si è
esaurito il totale degli esuberi concessi dalla normativa europea. Ma la
situazione potrebbe essere ancora peggiore, perché per alcuni giorni i
dati non sono stati acquisiti per guasti agli apparecchi di rilevazione.
E' quasi superfluo ricordare i gravi danni alla salute che ciò comporta,
sia per l'incremento delle malattie respiratorie, sia per l'aumento di
probabilità dell'insorgere di tumori.
Sono almeno dieci anni che la qualità dell'aria a Brescia è tra le
peggiori in Europa, ma queste brutte notizie sembrano spegnersi
nell'indifferenza generale. Certo, all'origine di questa situazione vi
sono scelte politiche e di gestione del territorio che risalgono a decenni
or sono. Ed esempio nella zona sud della città c'è un'anomala
concentrazione di fonti inquinanti (autostrada, tangenziale, industrie,
inceneritore, centrale termoelettrica che usa ancora il carbone) appena
mitigate dal teleriscaldamento che ha complessivamente ridotto negli anni
le emissioni rispetto alle caldaie condominiali a gasolio.
Ma ci sono anche pesanti responsabilità di noi cittadini: è necessario
l'impegno di tutti per un uso più contenuto e razionale dell'automobile.
Quando passeggiamo per le vie di Brescia, possiamo ipotizzare che
verosimilmente, per almeno la metà delle auto che passano, sarebbero
state possibili altri modi di spostamento. Basterebbe usare di più le
biciclette e i mezzi pubblici. Anche la metropolitana, che pur vede
crescere continuamente i suoi utenti, potrebbe essere più utilizzata. Se
usasse l'auto solo chi veramente non può farne a meno, le polveri fini
rientrerebbero nei limiti. Le comunità cristiane sono consapevoli che, se
le autorità hanno il compito di fare scelte che favoriscano la riduzione
del traffico, come il potenziamento dei mezzi pubblici, il non ingresso in
città degli autobus extraurbani, che possono fermarsi alle stazioni
periferiche della metro, la realizzazione di piste ciclabili e di rotonde
per rendere più scorrevole il flusso dei veicoli, ogni persona può dare
il buon esempio, concretizzando il proprio amore per il prossimo e il
proprio impegno per il bene comune con scelte coerenti con i valori
cristiani, anche se talvolta implicano qualche disagio. Speriamo che
l'attesa lettera di papa Francesco sulla salvaguardia del creato, attesa
per settembre, possa scuotere le coscienze.
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