La campagna elettorale per
il Comune di Brescia ha mostrato una discreta attenzione ai problemi
ambientali. La preoccupazione per l'inquinamento da PCB, cresciuta
notevolmente nell'opinione pubblica dopo la trasmissione pasquale di RAI 3,
è stata forse l'elemento predominante. Tutti i candidati hanno promesso
rapidi interventi e impegno nella ricerca di fondi regionali, statali o
europei per interventi di riqualificazione delle aree inquinate. Poco si è
riflettuto sul perché negli anni scorsi, in particolare negli ultimi
cinque, tutto si sia arenato; sul perché Brescia, a differenza di altre
realtà, non sia riuscita ad ottenere finanziamenti.
Un altro tema su cui si è registrata una sostanziale concordanza tra i
candidati riguarda l'incentivazione della mobilità leggera (metro e
biciclette) e l'estensione delle pedonalizzazioni in centro. Per ora son
solo parole, bisognerà attendere i fatti, ma le convergenze sono in ogni
modo positive.
Dalle interviste "parallele" ai candidati sindaco che i quotidiani
locali hanno pubblicato prima del 26 maggio, si ricavano anche significative
differenze. Prendiamo l'inceneritore: Paroli si limita ad auspicare
maggiori controlli, Del Bono e gli altri candidati più
rappresentativi (Castelletti, Gamba e Onofri) si schierano per
l'obiettivo di un aumento considerevole della raccolta differenziata e, in
parallelo, per il dimezzamento dei rifiuti da incenerire. Anche sulle scelte
di gestione del territorio vi è netta contrapposizione: il Sindaco uscente
favorevole al parcheggio sotto il castello e alla nuova sede degli uffici
comunali in Via Dalmazia, Del Bono e gli altri tre sono contrari e
sostengono inoltre una politica urbanistica che miri ad evitare ogni consumo
di terreni attualmente non edificati. Su questi temi, il programma dei
candidati sindaco delle liste civiche di Onofri e Castelletti
e dei grillini è molto simile a quello di Del Bono.
L'attenzione molto viva ai temi ambientali in questa campagna elettorale è
di per sé un fatto positivo: sempre di più i cittadini si rendono conto
della centralità della salute, del valore della vita, dell'importanza che
l'ambiente ha sulla nostra esistenza. Aumentano quindi le richieste che
l'opinione pubblica pone al mondo della politica. Il rischio è che, passate
le elezioni, l'attenzione a questi temi si affievolisca. Tocca a tutti noi
cittadini mantenerci informati, leggere i giornali locali, incalzare gli
amministratori comunali: insomma partecipare alle scelte della comunità,
anche attraverso i nuovi organismi di quartiere che nasceranno al posto
delle circoscrizioni, abolite dalla legge nazionale.
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