La voce del popolo, 26 aprile 2012, pag. 6

OPINIONI

 

 

 

Ambiente

Il cromo nell'acqua

 

di Maurilio Lovatti 

 

 

I genitori dei bambini delle scuole di Chiesanuova e del Villaggio Sereno hanno protestato vivacemente per la presenza di cromo esavalente nell'acqua potabile. L'ASL ha risposto che una concentrazione di cromo pari a 8 o 13 microgrammi per litro è nei limiti di legge (50 microgrammi) e quindi l'acqua può essere tranquillamente bevuta. Le cose non stanno proprio così.
Il cromo è un metallo che si presenta in varie forme (stati d'ossidazione) le più stabili e diffuse sono il cromo trivalente e quello esavalente. Il cromo trivalente, in piccola quantità, è utile per la salute, poiché serve per il metabolismo degli zuccheri e solo oltre certi limiti può divenire tossico.
Invece il cromo esavalente è sempre dannoso per la salute. I composti del cromo esavalente sono molto tossici se ingeriti; sono irritanti per gli occhi, la pelle e le mucose, ed un'esposizione cronica ad essi può causare danni permanenti agli occhi. L'inalazione di composti di cromo esavalente può provocare ulcerazioni e irritazioni, bronchiti asmatiche, broncospasmsi, insufficienza epatica e renale. Ma, soprattutto, il cromo esavalente è un fattore cancerogeno per gli esseri umani.
Per questo, fin dal 1958, l'Organizzazione mondiale della sanità consigliò una concentrazione massima ammissibile per il cromo di 50 microgrammi per litro nell'acqua potabile (senza distinzione tra quello trivalente e quello esavalente) e questo è tuttora il limite di legge.

Tuttavia, negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi sui danni provocati dal cloro esavalente, e quindi il decreto legislativo 152/2006 ha fissato per le acque di scarico industriale a scopo irriguo un limite di cromo esavalente di 5 microgrammi per litro. Ora sembra ragionevole sostenere che se concentrazioni di cromo esavalente superiori a 5 sono inquinanti per le acque di scarico, a maggior ragione non fanno bene nell'acqua di rubinetto.

E' troppo chiedere a chi ci fornisce l'acqua potabile che questa non sia pericolosa per la salute? E cioè che non contenga più di 5 microgrammi per litro di cromo esavalente?
E' troppo chiedere ai distratti deputati e senatori bresciani che si diano da fare a tutela della salute perché la legge stabilisca, oltre al limite di 50 per il cromo totale, anche il limite di 5 per il cromo esavalente?

 

 

 

Maurilio Lovatti

 

 

La voce del popolo, 26 aprile 2012, pag. 6

 

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