Le
centinaia e centinaia di ciclisti confluiti in Piazza Loggia il 21 giugno,
per protestare contro le multe comminate per il parcheggio delle biciclette
fuori dalle apposite rastrelliere, sono solo un segno di quanto ormai sia
ampia la diffusione di mezzi di trasporto ecologici ed economici, com'è la
bicicletta.
Storicamente a Brescia l'uso della bicicletta non è mai stato diffuso come
in altre città del centro-nord, almeno a partire dagli anni del boom
economico. In questi ultimi anni però la tendenza si sta gradualmente
invertendo. Spostarsi in bicicletta non inquina l'aria, fa bene alla salute,
rende più fluido il traffico automobilistico (quasi sempre una bici in più
corrisponde ad un'auto in meno che circola), consente di accedere in pratica
dappertutto, non ha - o non dovrebbe avere - problemi di parcheggio. Per le
distanze medie urbane, fino a 5-6 km, negli spostamenti da casa al lavoro o
alla scuola, è certamente il mezzo di trasporto più rapido.
E' uno dei casi in cui l'ottenimento di vantaggi personali, in termini di
tempo e risparmio economico, si combina agevolmente al perseguimento del
bene comune (riduzione dell'inquinamento atmosferico e risparmio
energetico). L'uso della bicicletta è un tipico comportamento virtuoso che
ci aiuta a salvaguardare il creato.
Per diffondere ulteriormente l'uso della bicicletta sono però auspicabili
altri interventi da parte degli Enti Locali. In primo luogo la realizzazione
di nuove piste ciclabili in sede propria o comunque ben separate dal
traffico automobilistico: chi viaggia in bici sovente si trova in situazioni
di pericolo (pensiamo ad esempio alle rotonde) e in caso d'incidente il
ciclista è il soggetto più a rischio. In secondo luogo va cambiato anche
il modo di realizzare le piste ciclabili: attualmente troviamo in numerose
piste ciclabili, sia in città sia in provincia, dei cordoli in granito
ortogonali alla direzione di marcia. Sono belli esteticamente, ma
determinano spesso dei piccoli dislivelli, spesso dei veri e propri gradini,
che danneggiano le biciclette quando la velocità è sostenuta (forature,
danni ai raggi, ecc.) e che possono provocare cadute o sbandamenti
pericolosi. In terzo luogo va facilitata la sosta gratuita dei cicli
ovunque, assicurando la facile accessibilità dei luoghi d'aggregazione
sociale.
Infine è importantissima la dimensione educativa. Ancor oggi molti giovani
delle scuole superiori preferiscono farsi accompagnare a scuola in macchina
dai genitori, piuttosto che recarvisi in bici, quasi come se percepissero
l'uso della bici come poco in, poco elegante e dignitoso. Certo si
tratta di pregiudizi in declino, ma non ancora del tutto estirpati.
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