La voce del popolo, 3 dicembre 2010, pag. 6

OPINIONI

 

 

 

Ambiente

Raccolta differenziata?

 

di Maurilio Lovatti 

 

 

Brescia meglio di Napoli. Meglio avere un inceneritore che tonnellate di rifiuti per strada come a Napoli (nonostante le ripetute e non mantenute promesse di Berlusconi di risolvere il problema in pochi giorni). Meglio un inceneritore che discariche che si moltiplicano a dismisura. L'inceneritore di Brescia è sicuramente meno inquinante degli altri impianti italiani (anche se emette comunque delle nano-particelle, che dopo esser state respirate, possono superare la membrana cellulare e a lungo andare scatenano tumori) e inoltre, combinato col teleriscaldamento, ha una resa energetica migliore. L'impianto è economicamente attivo per chi lo gestisce perché, oltre agli introiti versati dalle città lombarde che devono smaltire i rifiuti, riceve anche milioni di euro annui di contributi statali. Dal punto di vista ambientale, il bilancio però non è soddisfacente: nella nostra provincia la percentuale di raccolta differenziata è ferma infatti al 39,5%, mentre la media regionale è attestata al 47%, con punte che superano il 50% in zone particolarmente virtuose come Bergamo, Cremona, Lecco, Varese e Lodi.
C'è un modo rapido, non costoso ed efficace per aumentare considerevolmente la quota di raccolta differenziata nella nostra provincia? Sì c'è, o meglio, ci sarebbe se ci fosse la volontà politica! In base alle leggi in vigore la Provincia stabilisce il contributo che i Comuni devono pagare per conferire i rifiuti solidi urbani all'inceneritore. E può differenziarli in base alla percentuale di riciclo dei Comuni stessi. Attualmente (delibera n. 599 del 30 novembre 2009 della Giunta) la differenza tra i Comuni virtuosi (quelli che riciclano oltre il 55% dei rifiuti) e quelli "distratti" o incapaci (con meno del 35% di riciclo) è francamente irrisoria: per la precisione i Comuni virtuosi pagano 4,17 euro a tonnellata, mentre quelli viziosi 8,17. Una differenza di soli 4 euro a tonnellata non basta a spingere i comuni ad invertire la tendenza.
Se la Provincia per il 2011 aumentasse in maniera significativa il contributo ai Comuni spreconi, portandolo per esempio a 20 o 30 euro e lo abbassasse quasi a zero per quelli virtuosi, non spenderebbe nulla (anzi avrebbe una riduzione del deficit) e i benefici per l'ambiente sarebbero consistenti e rapidi! Ci si domanda: allora perché non farlo? Certo è una misura impopolare, specialmente se la maggior parte dei Comuni spreconi e inadempienti è dello stesso colore politico della Provincia. Se la politica fosse veramente al servizio del bene comune, una tale misura sarebbe già stata adottata da tempo! Sarà presa in futuro? Sarei contento di essere smentito, ma ne dubito!

 

Maurilio Lovatti

 

 

La voce del popolo, 3 dicembre 2010, pag. 6

 

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