Brescia è
sempre più inquinata: peggiorano la qualità dell'acqua e dell'aria.
Tra il 2008 e il 2009, su oltre 400 pozzi controllati nel territorio
comunale, oltre venti sono stati posti sotto sequestro per la presenza di
cromo esavalente, una sostanza pericolosissima per la salute umana. La
presenza di cromo è emersa per caso nel maggio 2008, durante controlli
dell'Arpa ad un'azienda di cromatura a sud di Via Orzinuovi, a Chiesanuova.
La magistratura ha fatto perquisire il sito, e così è emerso che, a fronte
di un limite di legge di 5 microgrammi per litro, in Via Orzinuovi, a 18
metri di profondità, ve n'erano ben 450 mila! Anche in Valtrompia la falda
risulta inquinata da cromo. Ancora non si conosce esattamente la diffusione
dell'inquinamento da cromo e l'entità dei danni sulla salute umana. Per
fortuna l'acqua dell'acquedotto comunale è controllata e sicura e quindi
non ci sono pericoli nell'immediato, ma è grande la preoccupazione per
l'ambiente, che rischia di essere compromesso irrimediabilmente.
Per quanto riguarda l'aria, ampiamente diffusa da giornali e televisioni è
stata la notizia che per l'inquinamento atmosferico Brescia é tra le tre
situazioni peggiori in Italia e nei primi posti in Europa. La notizia non
può lasciarci indifferenti: sono circa 310.000 gli europei che muoiono ogni
anno prematuramente per le conseguenze dell'inquinamento atmosferico (39.000
in Italia). Lo smog accorcia la vita dei cittadini Ue in media di 9 mesi.
Secondo l'indagine Ue, la causa principale sono le polveri sottili emesse
dai gas di scarico di auto, ciclomotori, dalle industrie e dal riscaldamento
domestico. Le particelle microscopiche disperse nell'aria possono penetrare
nelle vie respiratorie e aumentare il rischio di malattie, in particolare di
attacchi cardiaci. Questo almeno è quanto era emerso da uno studio del 2005
sulla qualità dell'aria del CAFE (Clean Air for Europe), ma in
questi ultimi anni, almeno da noi, la situazione è peggiorata!
A fronte di questa difficile situazione ambientale l'azione degli enti
locali (Regione Lombardia, Provincia e Comune di Brescia) risulta quantomeno
lacunosa e inefficace, oltre ad apparire fondata su un atteggiamento di
grave sottovalutazione del problema dell'inquinamento. Se teniamo presente
che a Brescia, per merito di teleriscaldamento e diffusione del metano (che
riducono l'inquinamento da combustione civile e industriale), circa il 70%
delle polveri fini nell'aria è dovuto al traffico, appare evidente
l'inerzia della Regione (competente per le autostrade e il traffico
extraurbano) e del Comune, che addirittura progetta un parcheggio sotto il
Cidneo, col duplice risultato di aumentare il traffico privato e creare
difficoltà economiche alla metropolitana in costruzione, sottraendole
migliaia di passeggeri.
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