La voce del popolo, 22 febbraio 2008, pag. 8

OPINIONI

 

 

 

Ambiente

L'emergenza rifiuti

di Maurilio Lovatti 

 

 

Le immagini delle strade della Campania, piene di montagne di rifiuti hanno fatto il giro del mondo, gettando ulteriore discredito sul nostro Paese. I commissari governativi, sia quelli mandati dal governo Berlusconi, sia da quello di Prodi, non hanno finora risolto il problema.
Noi che abbiamo a Brescia uno dei più grandi inceneritori d'Europa (è il triplo di quello di Vienna, per esempio) potremmo sentirci tranquilli. Ma non è così.
Come ha affermato il prof. Paul Connet, docente emerito di Chimica alla St. Lawrence University di New York e teorico della strategia "Rifiuti Zero", l'inceneritore di Brescia è sicuramente meno inquinante degli altri impianti italiani (anche se emette comunque delle nano-particelle, che dopo esser state respirate, "possono superare la membrana cellulare e a lungo andare scatenano tumori") e inoltre, combinato col teleriscaldamento, ha una resa energetica migliore. L'impianto è economicamente attivo per chi lo gestisce, oltre agli introiti versati dalle città lombarde che devono smaltire i rifiuti, riceve anche circa 60 milioni di euro annui di contributi statali. Dal punto di vista ambientale, il bilancio però non è soddisfacente: la raccolta differenziata a Brescia è molto scarsa ed è annullata, di fatto, dal continuo aumento della produzione dei rifiuti. In 10 anni, da quando funziona l'inceneritore, il rifiuto indifferenziato da smaltire è sempre rimasto pari a circa 1,1 Kg/giorno/pro capite, più o meno come la Campania, 5-6 volte superiore a quello indifferenziato dove si fa la raccolta differenziata "porta a porta" come a Treviso. Sono inoltre notevoli i residui di vari metalli, che rimangono nelle ceneri che sono smaltite in Germania.
Dal punto di vista ambientale, l'inceneritore è sicuramente preferibile alla discarica: l'ing. Renzo Capra, che era presidente dell'ASM prima della fusione, afferma che si risparmiano circa 470 mila tonnellate l'anno di emissioni di CO2.
L'inceneritore non può e non deve essere l'unica soluzione al problema dei rifiuti. E' utile per smaltire la parte dei rifiuti non riciclabile, ma la vera soluzione consiste nel riciclo. Tutti coloro che hanno a cuore l'ambiente devono far sentire la loro voce agli Enti locali, affinché questa strada sia percorsa con decisione.
Il vescovo di Napoli, card. Crescenzio Sepe, in un appello alla cittadinanza a favore della raccolta differenziata ha affermato: "La colpa di questa situazione è di tutti, anche nostra, dei cittadini, per i comportamenti non sempre corretti, per le regole non osservate, per l'egoismo con il quale ci rapportiamo alla comunità intera." Quest'appello interpella anche noi: tutti dobbiamo sentirci impegnati in prima persona, nelle azioni quotidiane, per la raccolta differenziata dei rifiuti.

 

 

Maurilio Lovatti

 

 

La voce del popolo, 22 febbraio 2008, pag. 8

 

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