La revisione del Piano Regolatore non
sarà certamente conclusa prima del 1990. Tuttavia in questa tornata
amministrativa saranno probabilmente definite le scelte fondamentali della
politica urbanistica per la città di Brescia, che informeranno il nuovo
PRG, anche alla luce degli avvenimenti più recenti (disponibilità di
aree industriali dismesse, progetto della metropolitana leggera, nuove
politiche per la valorizzazione ambientale).
Quali proposte sosterrà la Sinistra Socialista bresciana nel confronto di
idee che si svilupperà su questo tema?
A nostro giudizio la revisione del PRG dovrebbe:
I) Confermare totalmente l'inedificabilità delle aree attualmente
vincolate a verde pubblico, a servizi pubblici e a zone agricole, evitando
assolutamente la creazione di nuove zone d'espansione edilizia;
2) Prevedere il recupero edilizio del centro storico con procedure più
rapide e snelle di quelle attuali, che consentano anche ai privati di
intervenire in convenzionamento con l'Amministrazione (finora il recupero
del centro storico è stato sottodimensionato, per privilegiare S. Polo);
3) Garantire le necessarie interconnessioni con i comuni dell'hinterland;
4) Subordinare il recupero delle zone industriali dismesse ad un
piano-quadro e ad una normativa precisa uguale per tutte, che assicuri
eque possibilità di intervento agli operatori, favorendo comunque il
recupero di aree per il verde pubblico e i servizi sociali.
Se su questi punti non ci sono dubbi almeno per noi, su altri temi
(servizi e qualità della vita, traffico) le questioni sono più
complesse. Per quanto riguarda le aree verdi e quelle vincolate a SP è
indispensabile che il piano-quadro dei servizi preceda l'adozione della
variante al PRG. Finora è stata svolta solo la fase preparatoria del
Piano quadro (censimento delle aree, predisposizione cartografica,
raccolta della proposta delle Circoscrizioni). E necessario che la Giunta
stringa i tempi, arrivando all'adozione del Piano quadro nel 1988.
Per quanto riguarda il traffico occorre da un lato risolvere gli attuali
problemi di intasamento del ring e del centro storico) e dall'altro
operare scelte di prospettiva, considerando gli effetti indotti dalla
realizzazione, negli anni '90, della metropolitana leggera, che certamente
darà un notevole contribuito alla soluzione dei problemi del traffico.
Nel breve periodo occorre estendere la chiusura del traffico privato del
centro storico (si pensi a Milano), definire un piano del traffico per
l'immediata periferia e le vie di penetrazione, completare la
realizzazione dei parcheggi già previsti. Come ad esempio quello della
Fossa dei Bagni (con un progetto però che sia veramente compatibile con i
valori storico-ambientali del Castello) e costruire un grande parcheggio
nell'ex-mercato ortofrutticolo.
Siamo invece molto perplessi sulla realizzazione di altri parcheggi nelle
vicinanze del ring (caserme o zone verdi). L'interscambio tra mezzo
pubblico (tra cui la metropolitana) e privato deve avvenire in periferia
pena un sempre più caotico ingolfamento della città con conseguente
peggioramento dell'inquinamento atmosferico e una strozzatura
irreversibile del centro storico.
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