Maurilio Lovatti

Una battaglia per la serietà e trasparenza nella scuola di Stato
(1995-97)

 

 

 

Una proposta del liceo scientifico Copernico per studenti con insufficienze non troppo gravi

"Promossi con il 5 in pagella"

"Senza esami a settembre troppi non si impegnano"

 

Giornale di Brescia,  martedì 27 febbraio 1996

 

 

Ormai gli esami di riparazione sono passati negli archivi della scuola di ieri. E così, in quasi tutte le scuole superiori statali, è iniziata nei giorni scorsi la seconda tornata degli "interventi didattici integrativi" (i cosiddetti "corsi di recupero") per quegli alunni che al termine del primo quadrimestre hanno palesato insufficienze più o meno gravi in una o più materie.
Nell'occasione il Consiglio d'istituto del liceo scientifico statale "Copernico" di viale Duca degli Abruzzi ha approvato, con un solo voto contrario, un documento-appello da inviare al ministro della Pubblica istruzione. In esso, dopo aver espresso motivate critiche all'abolizione dei vecchi esami di riparazione di settembre, si chiede una modifica della attuale normativa, prevedendo che quegli alunni che al termine dell'anno scolastico presentano insufficienze non gravi in non più di 3 discipline siano eventualmente promossi con il voto di 5 decimi sulla pagella e non con il 6 come avviene ora.
Vediamo perché secondo il Copernico l'eliminazione dell'appello di settembre può contribuire a dequalificare la preparazione scolastica. Innanzitutto, se manca la scadenza di una verifica selettiva, gli alunni evitano di studiare tutte le materie o tutti gli argomenti della stessa disciplina. In passato l'esistenza degli esami di riparazione induceva gli studenti ad Impegnarsi maggiormente per evitare di essere rimandati. E chi era rimandato si esercitava e studiava in estate per molto più tempo di quanto faccia attualmente nei corsi di recupero, che di fatto, normalmente, durano meno di 10 ore all'anno.
Il colpo di spugna alla riparazione, afferma il Consiglio d'istituto del liceo, "potrebbe portare la scuola di Stato a livello di molte scuole private, cioè di diplomifici in cui si è sempre e comunque promossi. Promuovere con il 6 sulla pagella anche chi è impreparato in una o più materie, obbliga i Consigli di classe a compilare carte false, dichiarando sufficienze non corrispondenti alla realtà che entreranno a far parte per sempre del curricolo studente dell'allievo. E ciò è diseducativo sia per gli studenti interessati (che potrebbero illudersi di aver raggiunto una preparazione sufficiente), sia per gli altri che si ritrovano sulla pagella lo stesso 6 meritato dei loro compagni impreparati".
Infine gli interventi integrativi in alternativa agli esami di settembre possono essere utili solo nei casi in cui l'insufficienza deriva da difficoltà di apprendimento, mentre sono inefficienti nei casi di mancanza di motivazione o di impegno.
Pertanto, nell'immediato, in attesa di una riforma, il Copernico chiede una modifica dell'articolo 193 del Testo unico sulla scuola, prevedendo che la promozione può essere data anche ad allievi che abbiano conseguito insufficienze non gravi in non più di tre discipline, se il Consiglio di classe ritiene che gli stessi possano frequentare proficuamente la classe successiva.
Per tali insufficienze deve essere attribuito sulla pagella il voto di 5/10 e nel diploma conclusivo devono essere espressamente indicate le materie in cui l'alunno è stato valutato non sufficiente negli scrutini finali dei diversi anni del corso. (g. spi.)




Giornale di Brescia,  martedì 27 febbraio 1996

 

 

 

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