Una proposta del liceo
scientifico Copernico per studenti con insufficienze non troppo gravi
"Promossi con il 5
in pagella"
"Senza esami a
settembre troppi non si impegnano"
Giornale di Brescia, martedì 27 febbraio 1996
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Ormai gli esami di riparazione sono passati negli archivi della scuola di
ieri. E così, in quasi tutte le scuole superiori statali, è iniziata nei
giorni scorsi la seconda tornata degli "interventi didattici
integrativi" (i cosiddetti "corsi di recupero") per quegli
alunni che al termine del primo quadrimestre hanno palesato insufficienze
più o meno gravi in una o più materie.
Nell'occasione il Consiglio d'istituto del liceo scientifico statale
"Copernico" di viale Duca degli Abruzzi ha approvato, con un
solo voto contrario, un documento-appello da inviare al ministro della
Pubblica istruzione. In esso, dopo aver espresso motivate critiche
all'abolizione dei vecchi esami di riparazione di settembre, si chiede una
modifica della attuale normativa, prevedendo che quegli alunni che al
termine dell'anno scolastico presentano insufficienze non gravi in non
più di 3 discipline siano eventualmente promossi con il voto di 5 decimi
sulla pagella e non con il 6 come avviene ora.
Vediamo perché secondo il Copernico l'eliminazione dell'appello di
settembre può contribuire a dequalificare la preparazione scolastica.
Innanzitutto, se manca la scadenza di una verifica selettiva, gli alunni
evitano di studiare tutte le materie o tutti gli argomenti della stessa
disciplina. In passato l'esistenza degli esami di riparazione induceva gli
studenti ad Impegnarsi maggiormente per evitare di essere rimandati. E chi
era rimandato si esercitava e studiava in estate per molto più tempo di
quanto faccia attualmente nei corsi di recupero, che di fatto,
normalmente, durano meno di 10 ore all'anno.
Il colpo di spugna alla riparazione, afferma il Consiglio d'istituto del
liceo, "potrebbe portare la scuola di Stato a livello di molte scuole
private, cioè di diplomifici in cui si è sempre e comunque promossi.
Promuovere con il 6 sulla pagella anche chi è impreparato in una o più
materie, obbliga i Consigli di classe a compilare carte false, dichiarando
sufficienze non corrispondenti alla realtà che entreranno a far parte per
sempre del curricolo studente dell'allievo. E ciò è diseducativo sia per
gli studenti interessati (che potrebbero illudersi di aver raggiunto una
preparazione sufficiente), sia per gli altri che si ritrovano sulla
pagella lo stesso 6 meritato dei loro compagni impreparati".
Infine gli interventi integrativi in alternativa agli esami di settembre
possono essere utili solo nei casi in cui l'insufficienza deriva da
difficoltà di apprendimento, mentre sono inefficienti nei casi di
mancanza di motivazione o di impegno.
Pertanto, nell'immediato, in attesa di una riforma, il Copernico chiede
una modifica dell'articolo 193 del Testo unico sulla scuola, prevedendo
che la promozione può essere data anche ad allievi che abbiano conseguito
insufficienze non gravi in non più di tre discipline, se il Consiglio di
classe ritiene che gli stessi possano frequentare proficuamente la classe
successiva.
Per tali insufficienze deve essere attribuito sulla pagella il voto di
5/10 e nel diploma conclusivo devono essere espressamente indicate le
materie in cui l'alunno è stato valutato non sufficiente negli scrutini
finali dei diversi anni del corso. (g. spi.)
Giornale di Brescia, martedì 27 febbraio 1996
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