Franco Gheza - Maurilio Lovatti
Lavoro e politica. Il circolo culturale Michele Capra a Brescia
(1958-1989),
Fondazione Civiltà Bresciana, Brescia 2017, pag. 263
Introduzione di Roberto
Rossini, presidente nazionale delle ACLI
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Il Cantiere, gennaio 2018, p.
22
Lavoro e politica
Carlo e Vittoria Garofalo
Il nuovo libro di Maurilio
Lovatti
Lunedì
15 gennaio alle ore 18 presso la sede ACLI di via Corsica è stato
presentato il libro di Maurilio Lovatti e Fausto Gheza: Lavoro e
Politica. Il circolo culturale Michele Capra a Brescia (1958-1989).
Il testo, edito da Fondazione Civiltà Bresciana, il cui presidente avv.
Mario Gorlani era presente, ben sintetizza la ricostruzione della storia
bresciana che ha visto come protagonisti tanti “amici” del Circolino
di vicolo San Clemente, nel quale erano impegnati uomini della CISL, delle
ACLI, della sinistra DC e della Lega democratica.
“Si tratta, - come ha spiegato Lovatti - di un testo abbastanza
originale, non di facile lettura poiché ci sono tanti nomi, infatti tanti
erano i partecipanti all’attività del circolo culturale. L’originalità
è costituita soprattutto dal fatto che ogni capitolo è preceduto dal
punto di vista di chi ha vissuto l’esperienza.” “Senza intenti
agiografici”, ha sottolineato il sindaco Del Bono, “la fatica di
Lovatti e Gheza è fonte di una ricostruzione storica che ci racconta lo
stretto collegamento tra il movimento cattolico e il mondo operaio”.
Come si legge nella prefazione: “Un’esperienza caratterizzata dalla
passione per la crescita di una classe dirigente di provenienza popolare”.
Nell’ultimo intervento Roberto Rossini, presidente nazionale delle ACLI,
appartenuto al Circolino soltanto nell’87, per ragioni anagrafiche, ha
ricordato come attraverso le biografie citate nel libro, abbia imparato
come si fa politica in un territorio, come si scrive un documento, come
nasce una linea attraverso una discussione a volte molto aspra.
Il libro, mediante il lavoro di ricerca effettuato, consente di riflettere
sul metodo di preparazione politica, in particolare dei dirigenti, in
anni, quelli appunto dal ’58 al ’89, di grande trasformazione.
Certamente il libro non dà una ricetta per i nostri tempi, ma il dialogo
trasversale che il territorio produsse può essere un insegnamento del
quale fare tesoro. Come ha detto il sindaco: “Non sai dove andare se non
c’è traccia delle radici e questo vale anche a livello locale”.
Proprio per questo, giustamente, l’altro autore, Franco Gheza, ha
sostenuto caldamente che se il libro fosse letto da almeno dieci giovani
sarebbe un successo.
Congratulazioni, amico Maurilio, da tutti i parrocchiani di Chiesanuova.
A cura di Carlo e Vittoria.
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