I docenti
ricordano che per qualche famiglia le gite sono un lusso
Non bastavano l'aumento del lavoro "sommerso" e le sforbiciate
alle risorse della scuola. Ora si cancella pure l'indennità di missione
per i viaggi all'estero. E gli insegnanti bresciani si ribellano. Per
quest'anno non si faranno gite di nessun tipo, e qualche scuola blocca
pure gli stage. Gli insegnanti hanno trovato un nuovo modo per far
arrivare a famiglie e opinione pubblica l'allarme per i tagli
all'istruzione. Modo efficace e per nulla dispendioso, e la protesta si
estende a macchia d'olio tra le scuole superiori cittadine.
A decretare il blocco delle gite sono il tecnico per geometri Tartaglia,
l'Itc Abba-Ballini, il classico Arnaldo, gli scientifici Calini, Copernico
e Leonardo, l'artistico Olivieri, l'agrario Pastori, il tecnico per
corrispondenti in lingue estere Lunardi... In pratica "tutte le
superiori cittadine escluso l'alberghiero Mantegna, che aveva già
programmato gli stage all'estero per settembre, prima che scoppiasse la
protesta", dice Maurilio Lovatti, docente al Copernico, che
insieme al collega della Rsu Marco Rossini ha convocato i
rappresentanti sindacali delle altre scuole.
LOVATTI, PERÒ, chiarisce subito che "la cancellazione
dell'indennità di trasferta è solo la goccia che ha fatto traboccare il
vaso, un motivo molto secondario che può essere facilmente
aggirato". I motivi veri stanno nel l'azzeramento del fondo di
funzionamento delle scuole, nella riduzione del fondo per le supplenze,
nella riorganizzazione delle cattedre che non lascia più un'ora per le
supplenze stesse e "crea situazioni disumane di 4 o 5 classi stipate
in un'aula". I ragazzi devono rinunciare all'agognato viaggio, magari
atteso per quattro anni, e "la cosa dispiace anche a noi",
ammette Lovatti, che pensa pure ai problemi per agenzie e
albergatori.
Ma per quest'anno va così. Al Lunardi hanno bloccato pure gli stage
all'estero e ogni altra attività extrascolastica, comprese le uscite
culturali e didattiche di un solo giorno. L'anno scorso hanno organizzato
stage di una settimana per 490 ragazzi, oltre a 160 scambi con altre
scuole europee. Hanno lavorato decine di ore extra per organizzare il
tutto, e ora "ci vengono congelate anche le diarie che coprivano a
malapena un pasto".
Ogni scuola "fa ciò che è in grado di fare", è l'amara
constatazione di Piero Maffeis, preside del professionale per
l'agricoltura Dandolo di Corzano e presidente dell'Associazione scuole
autonome bresciane. Ma le gite sono il "minimo" anche per lui.
"Le ore eccedenti sono già finite, pagare i docenti per le
prestazioni aggiuntive sarà un problema, e in aggiunta da gennaio il
fondo d'istituto non verrà più assegnato".
MI.VA.
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