Franco Manni

 

 

La vendetta dei Sith

 

 

 

 

 

 

 

 

Finora ho visto tre volte Ep3 di George Lucas , film che mi è piaciuto molto, e più dei primi due episodi della nuova trilogia. Se forse mi è piaciuto di meno del primo film della vecchia trilogia è per motivi abbastanza esterni e personali: 28 anni fa l’opera di Lucas era molto innovativa, dato il panorama del cinema di allora, e inoltre io ero assai più giovane e molto meno abituato alle belle emozioni e alle belle storie filmiche e romanzesche.

La mia critica immediata subito dopo la mia prima visione di Ep3 era che la vicenda di Grievious non fosse altro che un doppione di quella di Douku : mero pretesto per fare vedere altri pianeti, altri mostri, altri combattimenti, altri effetti speciali.  Ma dopo la seconda visione mi è piaciuto anche questo personaggio : non solo droide ma anche umano sia per le sue parti biologiche , sia per il suo tossire, sia per la sua maniera di camminare, sia per il suo coraggio, sia soprattutto per il suo avere lealtà e amicizia verso Douku del quale, se no, a nessuno importa niente per la sua misera fine : invece Grievious apprezza i suoi meriti (“come aveva previsto il Conte Douku!”), rimpiange la sua morte (davanti a Lord Sidious :”e il Conte Douku...?!”), ricorda riconoscente l’amico (“il Conte Douku mi ha addestrato nelle arti Jedi”). Eppure “che essere incivile!” dice di lui il poco compassionevole Jedi che lo uccide, e tutti rimangono insensibili davanti alla pietosa scena del suo corpo devastato (e non “rottamato”! come aveva detto un altro poco compassionevole Jedi), povero corpo abbandonato  che si vede per due volte, la seconda di sfuggita quando Obi Wan prende la navetta per scappare.

Ero andato a vedere il film alla Grande Mela – in mezzo ai festanti fan di Yavin 4 – assieme con due ragazzi NON appassionati di Starwars : uno dei due si è addormentato davanti al film! Tornando in auto si è rimesso a dormire e io parlavo con l'altro per giustificare come mai ad alcune persone tra cui me e i fan di Yavin 4 piacesse la saga di Starwars. Ho trovato tre cause : 1) in saghe come questa vengono presentati certi temi morali come il coraggio, la lealtà, la seduzione del potere, il sacrificio, il tradimento,  che di solito non vengono discussi né nella nostra vita quotidiana né alla TV né nella maggior parte dei film. 2) la vicenda di Anakin mostra come il nostro destino sia radicato nelle nostre esperienze precoci della vita : per lui non avere avuto un padre ed avere da piccolo abbandonato la madre. Niente è magico e la nostra vita è un dramma serio nel quale ogni momento ha il suo importante significato, anche se non ce ne rendiamo conto e lo dimentichiamo. 3) la Repubblica diventa Impero in mezzo a scroscianti applausi : non riesco a trovare altri film , ritenuti “seri” dalla critica ufficiale , che come questo esplicitino e approfondiscano un tema così importante, così antico e così sempre perenne :  Ep3  parla dell'Impero Romano Antico che sostituisce la Repubblica Romana,  ma anche di quello di Napoleone III che sostituisce la Seconda Repubblica Francese , e anche del Terzo Reich che sostituisce la Repubblica di Weimar,  e anche della nostra attuale situazione mondiale.

Il personaggio che ho preferito è Obi Wan, perchè riesce a svincolarsi (con dolore) dall'affetto per Anakin in nome di ideali ben superiori ai nostri affetti. Quanti di noi ci riescono ? Quasi sempre siamo invischiati negli affetti come bambini smarriti. L'unica debolezza di Obi Wan  è quando a Anakin - che chiede scusa per essere stato superbo -  egli dice “sei forte e saggio”, quando invece avrebbe dovuto invece dire “ti voglio bene” e poi  - in modo amichevole ma fermo - analizzare gli errori del (poco forte e poco saggio) padawan e cercare di fargli capire perché li aveva commessi,  e non avrebbe dovuto  confondere ulteriormente la testa di un ragazzo già troppo adulato ed esaltato.

Yoda immediatamente non mi è piaciuto : in tutti questi tre nuovi film tutte le cose gli sfuggono, tutta la sua saggezza “zen” e i suoi poteri non gli consentono neanche di vedere ciò che solo con un po’ di buon senso si riuscirebbe a vedere , e cioè che persone da lui osservate per molti anni e in molti comportamenti, persone  quali  Palpatine e Anakin,  stanno per passare  o sono già passate al lato oscuro. Non lo critico per non riuscire a prevedere il futuro, ma per non riuscire a capire il passato e a percepire il presente.  Però forse , riflettendoci su , lui esprime una saggezza taoista : di fronte al ben più sveglio e deciso (e a me più simpatico) Windu che dice “il consiglio dei Jedi dovrebbe prendere controllo del senato”, lui risponde che “a un oscuro approdo questa teoria porta”. E così Yoda sembra riecheggiare Gandalf quando questi respinge l'idea di prendere lui l'Anello (il Potere) per sconfiggere i cattivi, perchè, se lo facesse , lui stesso da buono diverrebbe necessariamente cattivo.

Windu mi è molto simpatico, e mi dispiace che faccia un errore che poi lo rovina, e cioè di dire a Anakin di rimanere ad aspettarlo nella sala del consiglio : facendo questo incoraggia la parte vittimista e ambiziosa di Anakin (”ecco, non mi vogliono con loro, non si fidano, mi trattano sempre da ragazzo”). Forse era altrettanto rischioso portarlo con sé ad arrestare Palpatine (ma io credo di no) , comunque poteva dargli una importante missione da svolgere per valorizzarlo, tipo andare a rintracciare Obi Wan.

La Profezia : su Mustafar Obi Wan dice a Anakin “eri nato per portare equilibrio nella forza e sconfiggere i Sith, non per unirti a loro” : mi sembra una frase molto bella per noi che conosciamo la vecchia trilogia : in realtà le cose vanno proprio come dice la profezia anche se non nelle  modalità che le categorie limitate del pensiero umano ritengono giuste. Il figlio di Anakin e i suoi amici e lo stesso Anakin alla fine distruggeranno effettivamente  i due Sith (Palpatine e il suo Apprendista). La missione provvidenziale di Anakin si adempie. E questo è molto simile a quel che fa Gollum a Monte Fato : al limitato pensiero umano sembrava che Gollum si fosse oggettivamente unito al male in quanto contrastava il viaggio di Frodo e Sam per distruggere l'Anello. Ma in realtà – alla fine -  è proprio Gollum a impedire a Frodo di rovinare tutto.

Tornando a Ep3 e alle veloci parole di Yoda che già ho citato  (“a un oscuro approdo questa teoria porta”) : è proprio Anakin che favorendo la distruzione degli Jedi da parte di Palpatine forse impedisce una dittatura dei Jedi nel nome della democrazia, dittatura  che sarebbe stata ben più lunga e terribile (per la confusione delle coscienze morali che avrebbe creato) dei venti anni imperiali di Palpatine. Windu aveva infatti parlato di un potere dei Jedi “per guidare la fase di transizione” e questa frase mi sembra un voluto riferimento che Lucas fa alla teoria marxista. Karl Marx infatti poneva una fase di transizione B tra il momento A della “rivoluzione” contro il capitalismo e il momento C della “società comunista” priva di classi (proletari e non proletari) , priva degli apparati repressivi dello Stato (esercito, polizia, tribunali) e priva della divisione del lavoro (Caio fa l’ingegnere, Tizio fa il falegname, Sempronio fa l’insegnante). Questa fase di transizione B era da Marx chiamata “dittatura del proletariato”, in essa l’apparato repressivo dello Stato rimaneva e anzi si rafforzava per distruggere i “residui” della società precedente la rivoluzione. Ecco, nell’URSS la fase B è durata 70 anni e la fase C non è mai venuta, anzi si è tornati di colpo al periodo precedente il momento A , e cioè a un capitalismo peggiorato e selvaggio. Io credo che, con queste brevi battute di Windu e Yoda, Lucas faccia un consapevole (per quanto implicito) riferimento al rischio che la dittatura “benevola” dei Jedi sarebbe stata più temibile di quella “malevola” di Palpatine, se non altro perchè – sfruttando una maggiore saggezza, una maggiore moderazione e anche una maggiore ipocrisia - sarebbe stata più lunga, proprio come i 70 anni del totalitarismo sovietico sono stati più lunghi dei 12 anni del Terzo Reich e dei 20 anni del Fascismo.

Anche i Jedi – e non solo i Sith -  aspirano al potere, e questa è una delle poche verità dette (in mezzo a molte menzogne) da Palpatine. Certo, sono Jedi in decadenza, dopo secoli di esistenza del loro Ordine. Giustamente Jedifil (Filippo Rossi) mi ha fatto notare che l’equilibrio dei loro  due sentimenti “di missione” – Compassione e Distacco – si è spezzato : il distacco non è più una liberazione dalla passionalità possessiva ma è diventato freddezza e mancanza di amore. Io aggiungo che la compassione universale è diventata pochina (vedi per es. le osservazioni su Grevious qui sopra) e su essa aduggia l’ombra della possessività : vedi soprattutto la compassione di Anakin per Padme, ma anche – pur se assai meno accentuata – l’indulgenza eccessiva di Obi Wan per Anakin. Inoltre osservo che i Jedi in generale osservano e percepiscono gli avvenimenti sempre più ottusamente,  e qui l’esempio principale è Yoda la cui acutezza di interpretazione dei comportamenti di Palpatine, del Senato e di Anakin è smussata.

E ora Anakin : prima bello e poi orribile, a volte  tenero a volte  spietato, sia eroico combattente sia  meschino schiavo di un'altrui e perversa volontà. A me ha fatto antipatia il vederlo così disposto ad esser ingannato e , dietro belle frasi e belle parole autogiustificatorie, così attratto dal Potere del Cancelliere. Però mi ha anche addolorato vederlo precipitare così rapidamente dalla sua Gloria (egli pensa e vede sè stesso come un uomo bello, giovane, speranzoso e amato da Padme) verso la Catastrofe : quasi ucciso dal suo maestro e amico, abbandonato da sua moglie, trasformato per sempre in un mostro come quello di Frankenstein. E tutto - tra il momento del  trionfo contro i separatisti e l'abisso -  avviene in non più di un paio di ore. Quanto sono effimere le glorie umane! Quanto fragili la bellezza e le illusioni di felicità  e il sogno di amore della giovinezza! Povero ragazzo Anakin! Quando mi hanno detto che (nel DVD rimasterizzato di Il Ritorno dei Jedi) al fantasma  azzurrino che compare nel finale  Lucas ha apposto la faccia di Anakin ragazzo invece di quella di Anakin adulto, la mia reazione istintiva è stata di rifiuto : ma come ! è assurdo che il ragazzo Luke veda suo padre come un ragazzo! E questo è vero, ma, dopo che ho rivisto per la seconda volta  Ep3 , ho pensato : ma questa scelta di Lucas non è per Luke, ma per te, o Spettatore della saga starwarsiana! Tu, o Spettatore, hai in mente che colui che si è spezzato ed è morto alla verità, ai sentimenti e alla speranza è Anakin ragazzo, è a lui e non all’Anakin adulto che è stata rubata la vita, che è stato soppresso il futuro! Ed è dunque all’Anakin ragazzo che la Forza deve restituire – in maniera misteriosa e metafisica – un futuro. È all’Anakin ragazzo che la Forza deve mantenere la promessa che gli fa balenare ed ispira in un dialogo cruciale con Padme : sua moglie gli dice di esser incinta e lui sorride felice e dice, come un bambino protettivo che ingenuamente consola sua mamma : “non avere paura, questo figlio sarà una benedizione!” (e questa scena è quella in cui più che in ogni altra  viene fuori la bontà, magari ingenua e infantile, ma comunque pura e senza ombre, di Anakin, quella parte buona che Padme è stata capace di riconoscere in Anakin sin da quando questi era un bambino, e nella quale  Padme crede, con una fede che mantiene anche negli ultimi istanti della sua vita).

Ho detto che tra i personaggi ho preferito Obi Wan, nel senso che è il personaggio che approvo e che ammiro, ma Anakin è il personaggio che mi prende e mi commuove. Grande idea di Lucas quella di avere pensato di narrare nella nuova trilogia la storia passata di Lord Fener e l’averne fatto il protagonista. L’eroe del Passato è lui, l’eroe del futuro è Han Solo. Quanto diversi : l’aristocratico e il piccolo borghese, il nobile dai superpoteri e il piccolo truffatore, ma uno caduto nel male e l’altro cresciuto nel bene. Sono due destini così diversi, perchè hanno avuto nascite ed esperienze e incontri così diversi. Le circostanze  hanno loro assegnato ruoli diversi. Entrambi i ruoli però erano necessari affinché la saga si compisse e tornasse l’equilibrio nella Forza.

Jedifil  mi ha detto che è insoddisfatto per la sbrigatività con la quale Anakin è passato al lato oscuro della Forza e, più in generale, per la sbrigatività con cui sono stati trattati tutti i grandi eventi della seconda parte di Ep3. Lo ho ascoltato e non ho replicato. Ma dentro di me istintivamente avrei voluto dirgli : ma quale sbrigatività! È da Ep1 col bambino orfano ed esteriorizzato nelle cose materiali (gli “sgusci” per es.) che si prepara questo passaggio, e si sviluppa in Ep2 quando vediamo l’adolescente irrispettoso verso il maestro e vanitoso e sbruffone con gli sprinter e poi pazzo di odio e violenza coi sabipodi e sedotto dalle adulazioni di Palpatine e pieno di semplicistiche ideologie politiche autoritarie (la scena del prato su Naboo) e infrangitore della regole del celibato , infrangitore non onesto perchè non dichiara con sincerità la sua nuova condizione. In Ep3 una delle scene più belle è quella in cui lui è da solo nella sala del consiglio del Tempio e Padme è da sola a casa e la luce di un livido crepuscolo di fuoco avvolge la metropoli in mezzo ai due edifici che si fronteggiano. In questo momento mi sembra che avvenga il passaggio decisivo (che è l’ultima goccia, quella che fa traboccare il vaso) : e Anakin disobbedisce a Windu perchè pensa : “vogliono strapparmi Padme (impedire che io possa darle la immortalità) e questo non è giusto, già troppe perdite ho avuto nella vita, e – oramai.- io sono IN CREDITO verso il mondo e la vita!”, ma sotto sotto questo pensiero si connette a un altro pensiero meno moralistico, meno sentimentalistico, meno vittimistico e più inconfessabile : “se Palpatine viene arrestato, un altro cancelliere che non sia Palpatine non darebbe mai a me un ruolo privilegiato come invece Palpatine ha già fatto nel passato  e potrà fare ancora più nel futuro. Solo Palpatine mi dice che io sono il migliore dei Jedi e che ingiustamente essi mi sottovalutano, non mi danno missioni importanti, non mi fanno maestro etc. , quando invece io sono il più grande Jedi che sia mai esistito in migliaia di anni!”. Insomma, in questa scena il risentimento vittimistico e l’ambizione narcisistica si saldano tra loro  e assieme si confondono inestricabilmente col sentimento di genuino amore per Padme. E il viso di Anakin alla luce del crepuscolo di Coruscant mostra tutto ciò : occhi tristi e assieme irati, muscoli facciali tesi e una  lacrima irrefrenabile.

Però, ripensandoci,  sono in dubbio e mi sembra di non avere capito bene quello che un grande fan ed esperto come Filippo abbia voluto dirmi con questa parola “sbrigatività”. Lui mi ha detto che l’aspetto politico nelle decisioni di Anakin è troppo tralasciato e solo accennato. Mi ha detto che alla fine sembra che Anakin tradisca i Jedi e il suo giuramento solo “per un sogno”. Beh, mi sembra che Filippo abbia ragione. Le idee politiche di Anakin sono delegate a pochissime parole (“così le decisioni saranno più rapide e forti”) sotto gli occhi esterrefatti di Obi Wan ( e in Ep2 , sul prato di Naboo, sotto gli occhi sorridenti ma perplessi di Padme). Credo che Lucas abbia fatto così per vari motivi : 1) perchè per lui Anakin e anche Lord Fener non è un figura politica ma solo una figura militare ; 2) perchè Anakin in Ep2 e Ep3 è un ragazzo che sia non capisce la politica sia non ha nessuna capacità per esercitarla ; 3) perchè il pubblico cinematografico della saga di starwars (in questo poco dissimile dalla maggioranza del pubblico generale) è troppo disinteressato alla politica e si annoia se un film ne parla a dosi troppo grandi ; 4) perchè l’esplicitare gli scopi politici di Anakin lo renderebbe oggettivamente meno “nobile”, meno “simpatico” e questo andrebbe contro la poetica generale di tutta la saga e specialmente della nuova trilogia, in cui i personaggi sono idealizzati un po’ come nei miti e nelle fiabe ; 5) perchè nei miti e nelle fiabe (genere poetico cui si inscrive questa saga così come quella del Signore degli Anelli) il problema politico (che riguarda il dilemma tra l’Asservimento e la Liberazione del Mondo) viene esplorato non come tema principale ma come occasione strumentale per fare veder il dilemma morale interno ai cuori degli individui : anche nella saga di Tolkien l’Anello, che simboleggia un “Illimitato Potere”, non viene spiegato nei suoi concreti effetti di dominio ed organizzazione della Terra di Mezzo. Detto questo, però, concordo con Jedifil e credo che Lucas avrebbe potuto essere più coraggioso e , rinunciando a qualche battaglia , qualche pianeta e qualche lucertolone, avrebbe potuto dare più tempo per descrivere le promesse di potere politico concreto che Palpatine avrà sicuramente fatto a Anakin, anche a costo di spoetizzare un po’ il personaggio di Anakin.

Legato al personaggio di Anakin c’è quello di Padme : più anziana di Anakin e indirizzata prima  di lui alle cose politiche, proprio come lui si fa ingannare ripetutamente da Palpatine, però via via che passa il tempo accetta un ruolo di secondo piano, pensa di lasciare la politica, direi che capisce di non esservi portata. Molti giovani (e molti adulti!) di politica non capiscono niente, però alcuni di loro credono di capirne e fanno disastri, altri più socratici imparano e “sanno di non sapere”. Questi secondi rimangono dunque aperti alla comprensione dei fatti nuovi : Padme si accorge che “la repubblica muore in mezzo a scroscianti applausi”.

È stato Palpatine – conoscendo il passato di Anakin - a favorire il nuovo incontro tra Anakin cresciuto e Padme con la scusa della guardia del corpo. Nasce l’amore, con tutte le sue complessità ed ambiguità. In esso c’è vera benevolenza reciproca e anche attrazione idealizzata, ma c’è anche - dapprima nascosta - una  divergenza degli ideali di vita dei due : Anakin vuole governare con Padme la galassia, Padme vuole lasciare la politica e vivere da privata col figlio e  col marito anche esso da privato perchè non più Jedi. Comune risultato finale di entrambe le prospettive è il fatto che Anakin debba lasciare i Jedi, cosa che del resto era implicita nel loro amore al suo primo sbocciare. Padme secondo me sbaglia a volere “tornare a quando c’era solo l’amore”, questo è impossibile, gli adulti non devono tornare adolescenti e devono prendersi le loro responsabilità pubbliche, che riguardano la comunità. Anakin sbaglia a pensare che le responsabilità verso la comunità riguardino il potere e il dominio. Però c’è anche il vero amore, e cioè il riconoscimento reciproco delle cose buone che sia l’uno sia l’altra hanno dentro di sè. Nella schermaglia amorosa di Ep3 , sia pur fatta con toni tra lo scherzoso e l’adolescenziale, vediamo Padme dire di esser bella perchè è innamorata e vediamo Anakin dire che  a lui sembra bella perchè è innamorato. Dicono la verità, cioè che quel che trovano  più attraente nel proprio partner è la Capacità di Amare, non la bellezza fisica. Palpatine vuole uccidere l’amore di Anakin per Padme proprio avvilendo in lui la consapevolezza di essere capace di amare (“sembra che in un momento di ira tu la abbia uccisa”), ma Palpatine non sa che i figli di Padme sono nati e dunque non può uccidere la capacità di amare  di Anakin per loro, che rimane in lui nascosta e come in letargo, ma verrà fuori ed agirà al momento opportuno tanti anni dopo. Bella la scena parallela in cui entrambi sono urlanti su un lettino circondati dai medici : Padme per il parto e Anakin per la ricostruzione del suo corpo. Padme non si rialzerà dal suo lettino , e le sue ultime parole sono per Anakin. Anakin si rialzerà dal suo (o meglio è il lettino ad alzarlo) e le sue prime parole sono per Padme. 

La Forza : in Ep3 riceviamo nuove idee lucasiane circa “la Forza che tiene collegati tutti gli esseri viventi della Galassia”. Palpatine racconta ad Anakin che (colui che in seguito intuiremo essere stato  il suo maestro) il Lord dei Sith  Darth Pleghis il Saggio aveva scoperto come creare la vita interagendo coi midichlorian. Palpatine, con un sorrisetto di disprezzo, aggiunge che Pleghis però riusciva a dare la vita “agli altri” ma non fu capace di darla a sè stesso, infatti fu ucciso nel sonno dal suo apprendista.  Quando Anakin mutila Windu e lo fa uccidere e dunque si autoconsegna a Palpatine, questi gli dice che “unendo le loro forze potranno riuscire a scoprire il segreto” dell’immortalità. In una delle scene finali Yoda dice a Obi Wan che è possibile imparare a “comunicare” con persone “tornate dal Al Di Là della Forza”, come per esempio Quai Gon, il maestro di Obi Wan. Noi spettatori, che abbiamo visto Obi Wan scomparire dopo essere stato ucciso da Darth Fener in Guerre Stellari. Una nuova speranza, e abbiamo visto gli spiriti azzurrini alla fine de Il Ritorno dei Jedi , sappiamo che Obi Wan , proprio come Yoda, è riuscito a “tornare”. Sembra dunque che Lucas voglia dirci che  ci sono due vie per tentare di avere l’immortalità: una è medico-biologica, interagendo coi midichlorian, quella che “permette di salvare gli altri ma non sè stessi”, che allude – sul piano della nostra realtà – all’allungamento della vita media del XX secolo (un bambino nato nel 1900 aveva una speranza di vita di 50 anni, uno nato nell’anno 2000 invece una vita di 100 anni!) e alle mirabolanti prospettive fatte intravedere dalla genetica per il XXI secolo. In questa via medico-biologica Anakin pensa alla salvezza di Padme, Palpatine invece pensa probabilmente a creare mostri come quello di Frankenstein.

L’altra via è quella che riguarda i rapporti interpersonali : comunicare con Quai Gon da parte sia di Yoda sia di Obi Wan, , o la comunicazione che Obi Wan fa con Luke (“usa la Forza Luke!”). Qui la immortalità riguarda sè stessi e non gli altri ; semplificando : se si vive una vita riscaldata da quel fuoco dell’amore che alla fine la consuma nel sacrificio altruista, ecco che la persona individuale si fonde – pur senza perdersi - nella Forza. Forza che si manifesta più chiaramente essere dunque non l’Ondata Biologica delle generazioni e riproduzioni e magari clonazioni degli esseri viventi della Galassia, ma è piuttosto lo Spirito, cioè  il patrimonio collettivo di conoscenze e di atti di amore che permane, si arricchisce , viene ereditato non biologicamente ma attraverso i drammi e gli incontri  nelle  vicende esistenziali degli individui ,  e continua a guidare i viventi della Galassia, collegandone in maniera imprevista e imprevedibile i Destini individuali verso un Bene maggiore imprevisto ed imprevedibile. Windu non poteva prevedere i lontani effetti di quella compassione che lo fa esitare nell’infliggere il colpo finale al disarmato Palpatine, nè Obi Wan poteva prevedere gli effetti lontani della compassione che gli fa risparmiare il mutilato Anakin su Mustafar  (così come Gandalf, gli Elfi e Frodo che , pur potendolo, non uccidono Gollum , non potevano prevedere i lontani effetti salvifici della propria compassione).

Concludo questa recensione che mi è stata occasione di riflettere anche su tutta la saga : vidi Starwars  a 18 anni nel 1977 durante un viaggio negli USA e per tutti questi anni lo ho considerato sempre il film più bello del ciclo. Lo ho visto una quindicina di volte. È assai improbabile che riveda così tante volte Ep3. Però devo riflettere e contestualizzare, come accennavo all’inizio : io ero un ragazzo e la produzione di Lucas era un grossa novità nel panorama del cinema di allora. Adesso, riflettendo e contestualizzando, penso che questo Ep3 sia il film migliore dei sei. Perchè va più a fondo degli altri nel presentare il nucleo lirico di personaggi come Anakin, Yoda, Obi Wan, Palpatine. Perchè va più a fondo degli altri nel fare capire cosa sia la Forza. Perchè poeticamente contrappone l’eroe dei Tempi Antichi (Anakin) all’eroe dei Tempi Moderni (Han Solo). Perchè più degli altri è visivamente bello : proponendo con perfezione scenografica immagini sia nuove (i palazzi di Coruscant alla Flash Gordon, cioè in uno stile Anni Trenta) sia vecchie (l’astronave di Organa e il Destroyer di Tarkin, con tecnologia Anni Settanta). Perchè con maestria e discrezione tira le fila narrative – coerentizzandole – sia della vecchia trilogia (che riguardava il futuro) sia di quella nuova (che riguarda il passato).

Certo, in questo compito complesso il poderoso sforzo di Lucas doveva scontrarsi con le esigenze produttive : e cioè col fatto che la grande maggioranza del pubblico del suo film vuole in primo luogo un film di azione e di fantascienza. E perciò necessariamente tanti spunti dovevano essere solo accennati. Però , come ha fatto Peter Jackson, anche Lucas potrebbe editare dei DVD in versione estesa nei quali i vari spunti potrebbero essere sviluppati (la parabola esistenziale del Conte Douku, la decadenza dei Jedi, le ambizioni politiche di Anakin, la meditazione di Yoda e di Obi Wan sulla Forza, etc.). Questo per la soddisfazione del pubblico più ristretto (ma sempre abbastanza  numeroso) dei fan.

 

 

 

 

 

 

 

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