Franco Manni Recensione
del film Jules et Jim
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Regia
: François
Truffaut Produzione
:Les
films de la carosse ,
Francia 1961 Soggetto
: da
un romanzo di
Henri Pierre
Roché Sceneggiatura
:François
Truffaut e
Jean Gruault Musiche:
Georges Delerue
, Boris Bassiak Fotografia
: Raoul Coutard Cast
:Jeanne
Moreau , Oscar
Werner ,
Henri Serre Durata
e formato
:103
minuti , bianco & nero
Titolo
originale : Jules
et Jim “
La felicità non si può descrivere . Ma si consuma e nessuno se ne
accorge”.
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Chi è Catherine ?
Dice Jules : “E’ una forza della natura , una donna vera , non
molto bella , non molto intelligente o molto sincera , ma è ciò che tutti
gli uomini vorrebbero “. In
sostanza è una persona che segue
sempre il suo piacere ( e in questo è
simile alla maggioranza degli esseri umani) ma che non
ha percezione dei sentimenti degli altri ( e
in questo è strana). E’
questa insensibilità che la
rende incapace di fedeltà ? Sì , nel senso che l’isolamento dai
sentimenti altrui la preserva dalla compassione per il dolore di chi lei
tradisce . Però la causa
principale della sua infedeltà è un’altra e viene anche detta nel film :
per Catherine ripartire da zero è
l’idea stessa dell’esistenza . Sin dagli inizi del suo incontro con
Jules e Jim si vede che lei sta cominciando
un qualcosa senza avere una continuità con un qualcos’altro . Non
ha una storia alle spalle :
fa l’entusiasta e cerca di “rivitalizzare” i due giovanotti , e
nel mentre riesce in questa operazione lei stessa “si fa più bella e
riprende gusto alla vita” . La immaginiamo dunque proveniente da una
palude di depressione , con grandi vuoti - reali e non fittizi - nella
memoria . Chi sono Jules e Jim ? Il primo
: un austriaco biondo di indole solitaria, che studia gli insetti e vorrebbe
scrivere un romanzo d’amore . E’ ottuso e debole : quando predica che
“solo la donna deve essere fedele” contemporaneamente
manifesta la sua ottusità (sta per mettersi con una donna senza
fedeltà) e la sua debolezza (ripete i più triti luoghi comuni dell’epoca
senza riuscire , lui che è disperatamente fedele, ad esprimere le proprie
idee personali ) . Il secondo : un francese bruno che ama stare in mezzo
alla gente, dal mestiere incerto ( è un “curioso” ? un giornalista ?) .
E’ intelligente , come si vede nella scena del tuffo di Catherine nella
Senna quando lui riesce a leggerle tutti i moti del cuore , ignoti a Jules .
Ma non è saggio , come si vede nella sua impotenza di fronte alla scelta
tra Catherine e la fidanzata parigina e , soprattutto , nel farsi catturare
dal desiderio di morte di Catherine .
Non c’è tra Jules e Jim una vera amicizia perché il rapporto che
hanno non li fa crescere : sono come due compagni adolescenti che cercano
l’uno nell’altro una conferma rassicurante della propria identità .
E’ un rapporto a specchio in cui manca sempre il terzo (un terzo amico ,
un gruppo di riferimento , un ideale , una lotta ) : vanno con le prostitute
, tirano di scherma , giocano a domino . Catherine
non costituisce il terzo ,
e non favorisce il passaggio
dal rapporto di specchio al
rapporto di amicizia : quando Jules vuole che Catherine e Jim divengano
amanti , lo vuole solamente perché ritiene che questo sia l’unico modo
per evitare che Catherine fugga e
poterla così continuare a vedere , ma non manifesta invece nessun bisogno
di Jim . E anche Jim non ha nessun bisogno di Jules : va
a trovarlo solo perché invidioso della sua presunta felicità in una
“famiglia-cartolina” ( uno chalet, una moglie innamorata , una tenera
bambina ) . Cosa è l’amore di Jules e Jim
per Catherine ? Per entrambi è autentico innamoramento e non è sesso (
“da quel momento le altre donne non esistettero più”) , ma
innamoramento per cosa ? La scena iniziale della ricerca della statua vista
in fotografia ci indica che i due si innamorano di un proprio ideale e non
di una persona esterna (dei cui problemi reali infatti entrambi si
disinteressano e neanche percepiscono) . Per Jim , meno vuoto, più ricco di
umanità di Jules, i figli hanno un’importanza a sé, e il non averli lo
porterebbe a distaccarsi da Catherine . Per Jules la figlia è solo
un’appendice di Catherine , egli è rimbambito di fronte a Catherine
(oltre a lei ha solo gli insetti) e vive nella paura : prima che lei lo
tradisca , poi che lei muoia, cosicchè , paradossalmente, la morte di
Catherine è per lui immediatamente una liberazione, almeno dalla paura . Ma
, se Jim idealizza meno di
Jules, pure anche lui idealizza e, alla fine, il “riprodursi nel bello”
(platonica definizione dell’amore) si disfa perché la “bellezza”
ingoia la “riproduzione”. Questo tipo di amore sfocia nel
romantico binomio Amore & Morte . Truffaut racconta un caso estremo, in
mezzo al quale, però, molti di noi potranno ritrovare frammenti di
esperienza di ciò che nell’amore è amore romantico . La maniera di
raccontare è però ( e questo è notevole ) assolutamente non romantica
(voce fuori campo , musiche) : quale differenza da film come Morte
a Venezia o
Titanic !
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