Franco Manni

 

 

Filosofia della storia

 

 

 

 

 

Definizioni e Problemi

 

 

-                    Cosa è la Storia ? Esiste una Storia Naturale , ma di solito la parola è usata solo per le vicende umane, e “storico” si contrappone a “naturale”  Di solito essa riguarda il passato, eppure a volte si parla anche di “storia futura”. Di solito essa non riguarda settori speciali della vita umana (letteratura, musica, arte, scienze, filosofia) ma, come Storia tout-court, o pretende di parlare di tutte le vicende umane, o perlomeno ceca  un “fuoco prospettico” di esse nella Politica

-                    La storia (lat. Història, gr. Istorìa) è sia “res gestae” sia “historia rerum gestarum”. Nel secondo significato è intercambiabile col termine “storiografia”. Essa è una scienza (cioè conoscenza dotata di metodo) umana (riguarda i prodotti della mente umana) teoretica (non pratica, cioè volta a ciò che esiste e non a ciò che di deve fare) .

-                    Come scienza umana essa riguarda sia i concetti (universali) sia gli individui (enti unici) , ma usa i concetti per parlare degli individui diversamente dalla sociologia o dalla fisica

-                    A cosa serve la storiografia cioè la Storia nel significato di “historia rerum gestarum”? M. T. Cicerone diceva “historia est testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae”. Ma vari sono i luoghi comuni su di essa : elenco di curiosità, esercizio virtuosistico di erudizione, conforto identitario, fascinosa evasione in scenari esotici e romanzeschi, recupero nostalgico di ciò che si è perduto e non si voleva perdere, noioso e maniacale collezionismo.

-                    Esiste una “oggettività” della storia o la sua “soggettività” deve portarci allo scetticismo ?

-                    È possibile un giudizio morale nel racconto storico ?

-                    La “Filosofia della Storia”  ha almeno due significati : a) uno più debole e vasto: qualsiasi teoria su come si sviluppa la storia umana e su come funziona il lavoro conoscitivo della storiografia  ; b) uno più forte e ristretto  : una teoria che ritiene di conoscere i meccanismi di sviluppo della storia e di conoscere lo scopo o “senso” di essa, tale concezione forte porta a ritenere dio poter tracciare o prevedere il futuro. Soprattutto questo secondo significato sarà oggetto del presente corso.

-                    Anche solo in riferimento al passato, si può tracciare uno schema della storia ? Per i greci antichi  era un circolo, per Agostino un percorso labirintico in cerca dell’uscita, per Voltaire una sinusoide, per gli Illuministi, Hegel e i Positivisti una retta ascendente,   per Rousseau,  Nietzsche e i Nazifascisti una retta discendente, per Goethe un groviglio inestricabile, per Vico e Croce una spirale, per Bobbio un labirinto in cerca dell'uscita , per Popper un’espansione di cerchi concentrici

-                    Le varie filosofie della storia (in senso forte) hanno proposto come “fine” o “senso” della storia un serie variegata di ideali o timori caratteristici dei loro autori e anche – in certa misura - dei tempi in cui venivano pensate : libertà, supremazia razziale, diffusione della scienza, uguaglianza sociale, disumanizzazione dell’uomo, pace, guerra, regno di dio, supremazia nazionale, cosmopolitismo, disincanto razionalistico, new age dei sentimenti. . Lo studio di questi ideali e di questi timori e le “previsioni” storiche volte a rafforzarne la proclamazione possono essere occasione non solo di critica ma anche di riflessione sui nostri tempi in cui anche si presentano stimoli analoghi.

-                    Già una riflessione si può fare : è diffuso ( e se sì, quanto) un desiderio di conoscere la storia? Esiste attorno a noi la tendenza a costruire filosofie della storia ‘

 

 

 

Antichità

 

-                    Tutto scorre : Eraclito (540 a.C. – 480 a.C.) , Ovidio (43 a.C. – 17 d.C.)

-                    Ciclo : carrellata su tempo ciclico ; Empedocle (490 a.C. – 430 a.C.)

-                    Decadenza : Esiodo (floruit circa 700 a.C.) ; Platone (428 a.C.- 347 a.C.) [ La repubblica, libro VIII e specificamente p. 289] , Plubilio Siro (105 a.C. – 43 a.C.), Petronio (morto il 63 d.C.) , Seneca (4 a.C. – 65 d.C.), Svetonio (69 d.C. – 122 d.C.)

-                    Laus temporis acti  : la critica di tale concezione in  Orazio (65 a.C. – 8 a.C.), Odi; Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.), Retorica

-                    Oblìo : Marco Aurelio (121 d.C. – 180 d.C.): A sé stesso

-                    Rivelazione e senso: profeta  Daniele (secondo secolo a.C.), Libro di  Daniele nella Bibbia ;  Giovanni apostolo  (primo secolo d.C.) Apocalisse ; Aurelio Agostino di Ippona (354 d.C. – 430 d.C.), La città di Dio : nel 410 sacco di Roma da parte di Alarico : lettura in senso cristiano della catastrofe, tollerare i cattivi, i due amori , umiltà e superbia, il diverso uso della pace , non sono riconoscibili , i Romani virtuosi hanno ricevuto al loro ricompensa , i fatti storici hanno un senso , ma prima di Cristo il senso era in ombra , oppressori e oppressi , la citta terrena idolatra e quella celeste antidolatra : la secolarizzazione , il fine della pace, la città celeste è pellegrina e usa dei beni mondani come un esule : è volta al futuro  e usa la pace per staccarsi dal divenire , il fine non è nazionalista ma è cosmopolita , la pace qui è più sollievo dalla infelicità che felicità

 

 

Medioevo

 

- Gioacchino da Fiore (vedi la condanna fatta al Concilio Lateranense IV della sua  teoria sulle  Tre Età della Storia e dell'imminenza dell'Età dello Spirito Santo : Denzinger, Enchyridion Symbolorum etc, Herder editore)

 

 

 

Modernità

 

-                    Giambattista Vico

-                    Illuministi come Voltaire (1694-1778)  (Dizionario filosofico , ad voces Tutto è bene, Guerra , Leggi, Stati),  Turgot (1727-1781)  e Condorcet ( 1743-1794)

-                    Kant (1724-1804) (libro Idee di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico , pp.  133, 134, 135, 136, 137, e ss.). Idee : risorgono – ciclicamente ? – i nazionalismi, le guerre si fanno ancora con stragi di civili e torture

-                    Riassumendo sull’Illuminismo : per quanto in maniera diversa (Condorcet e Turgot ottimisti, Voltaire pessimista, Kant cautamente ottimista) tutti hanno come valori una “ragione” che significa in pratica : tolleranza, aumento della istruzione, libertà religiosa e di espressione in generale, pace, cosmopolitismo, antitradizionalismo

-                    Hegel (1870- 1831) , La filosofia della storia (mio libro) . Idee : ottimismo (tipico fino alla prima metà del XX secolo), storia della libertà come  poi Croce e Bobbio ma in maniera diversa (non liberale, che giustifica e non combatte la Restaurazione),

-                    Marx (1818-1883) :  La concezione materialistica della storia ( brani da Ideologia tedesca, Il Manifesto, Critica al programma di Gotha, terzo libro del Capitale). Idee : critica del materialismo storico ; cosa ne pensate ?

-                    Il Positivismo : Auguste Comte

-                    Il Positivismo : Herbert Spencer

 

 

 

XX Secolo

 

-                    Sigmund Freud (1854-1939) : Avvenire di un’illusione (1927)

-                    Oswald Spengler, Il Tramonto dell'Occidente

-                    Alfred Rosenberg, Il Mito del XX Secolo

-                    Arnold Toynbee, An Idea of History

-                    Karl Popper (1902-1994) : La società aperta e Miseria storicismo

-                    Barbara Tuchman (1912-1989): Practicing History

-                    Norberto Bobbio (1909-2004) : (citazioni segnate in Teoria Generale della Politica, 2001, nel capitolo Filosofia della storia)

-                    Aurelio Peccei in : I Limiti dello sviluppo, EST Mondadori, 1970

 

 

 

 

Conclusioni

 

 

-                    La storia contiene una serie di stragi e ingiustizie che l’uomo di oggi ascolta con stupore (esempi nei libri della Tuchmann). Sembra naturale chiedersi a quale scopo.

-                    Vico generalizzava partendo dalla storia di Roma, Marx dalla storia politico economica del XVIII e XIX secolo, Comte e Spencer da quella culturale e sociale del XIX secolo, Spengler e Rosemberg da quella politica della prima metà del XX secolo,  Peccei da quella economica e tecnologica della seconda metà del XX secolo : proiezione a tutta la storia delle proprie problematiche. Diverso da quel che dice Croce (“ogni storia è storia contemporanea”) perchè con questo egli intende che particolari problemi di oggi rimandano a particolari fatti del passato, ma , variando i problemi di oggi variano i fatti del passato (o le loro interpretazioni) a cui ci si riferisce. Non si può dunque generalizzare proiettando un singolo problema di oggi a tutta la storia passata.

-                    È possibile la previsione del futuro ? Le negazioni di Croce e di Popper non sono indiscriminate : essi accettano che su singoli fenomeni si possano fare previsioni (esempio: se un esercito grande attacca uno piccolo a parità delle altre condizioni vincerà quello grande ; se c’è una prolungata siccità i raccolti saranno minori; se il governo stampa più carta moneta aumenterà l’inflazione), ma negano che si possa prevedere il nucleo caratteristica delle età future.

-                    Osservando la “storia della filosofia della storia”, vediamo che dopo l’antichità e la sua idea ciclica, abbiamo il pensiero religioso ebraico-cristiano e l’idea di avvicinamento a un fine extramodano (a parte la eterodossia di Gioacchino da Fiore), con Vico si rimane al limite tra l’idea del progresso, l’idea del regresso e l’idea del ciclo. Con il XVIII e XIX secolo si ha un’idea di progresso. Con il XX secolo un’idea di regresso. Ma – più recentemente - appare anche la idea che siano impossibili le filosofie della storia.

-                    Uno scopo di chi fa filosofie della storia è “controllare” il cambiamento, ridurlo in pratica a un non cambiamento

-                    La distinzione tra fine della storia e fine dell’agente morale

-                    Io personalmente credo che ci sia un fine della storia, in quanto credente. Ma non penso che possa in alcun modo essere conosciuto dall’uomo.

 

A cosa è utile lo studio delle filosofie della storia ?:  1) a capire che esse sono fallaci e a non tentare di farne. 2) a capire i timori e le speranze dei vari tempi storici, che si esprimono con ingenuità e anche protervia in questo tipo di speculazioni 

 

 

 

 

 

Bibliografia

-                    Brevi citazioni  sul problema del tempo e della storia da : Eraclito (540 a.C. – 480 a.C.) , Empedocle (490 a.C. – 430 a.C.), Esiodo (floruit circa 700 a.C.), Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.),  Plubilio Siro (105 a.C. – 43 a.C.), Petronio (morto il 63 d.C.) , Seneca (4 a.C. – 65 d.C.), Svetonio (69 d.C. – 122 d.C.), Ovidio (43 a.C. – 17 d.C.), Marco Aurelio (121 d.C. – 180 d.C.)

-                    Platone (428 a.C.- 347 a.C.) , La Repubblica , libro VIII

-                    Dalla Bibbia : Libro di Daniele (secondo secolo a.C.), Apocalisse (primo secolo d.C.)

-                    Agostino di Ippona (354 d.C. – 430 d.C.), La città di Dio

-                    La condanna di Gioacchino da Fiore, in :  Denzinger, Enchiridion Symbolorum, decisioni del Concilio Lateranense IV (1215 d.C. )

-                    Giambattista Vico (1668-1774), La scienza nuova

-                    Voltaire (1694-1778) , Dizionario filosofico

-                    Anne-Robert Turgot (1727-1781), Tableau philoaophique du progres succesif de l’esprit humaine

-                     Jean Antoine de Condorcet ( 1743-1794), Esquisse d’un tableau historique du progres de l’esprit humaine

-                    Immanuel Kant (1724-1804), Idee di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico

-                    G. W. F. Hegel (1870- 1831) , La filosofia della storia

-                    Marx (1818-1883) : libretto antologico  La concezione materialistica della storia (con brani da Ideologia tedesca, Il Manifesto, Critica al programma di Gotha, terzo libro del Capitale).

-                    Auguste Comte (1798-1857), Corso di filosofia positiva

-                    Herbert Spencer (1820-1903), I primi principi

-                    Oswald Spengler (1880-1836), Il tramonto dell’occidente

-                    Alfred Rosenberg (1893-1946), Il mito del XX secolo

-                    Benedetto Croce (1866-1952), La storia come pensiero e come azione

-                    Sigmund Freud, (1854-1939), L’avvenire di un’illusione  ; Il disagio della civiltà

-                    Karl Popper (1902-1994) , La società aperta e i suoi nemici

-                    Karl Popper (1902-1994), Miseria dello storicismo

-                    Arnold Toynbee (1889-1975), A Study on History

-                    Gruppo internazionale del “Club di Roma”, I limiti dello sviluppo, 1972

-                    Emanuele Severino (vivente), Lezioni sulla politica : i  Greci e la tendenza fondamentale del nostro tempo

-                    Umberto Galimberti (vivente) , Psiche e techne : l’uomo nell’età della tecnica

-                    Norberto Bobbio (1909-2994), ultima sezione di Teoria generale della politica

 

 

 

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