Franco Manni Recensione
del film Amore e morte a Long Island
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regia
di Richard Kwietniowski CAST
: John Hurt * JasonPriestley * Fiona Lewi
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Diventa
vedovo un Anziano Scrittore Inglese che volutamente si è chiuso in una
torre d'avorio di snobistiche fisime intellettualistiche e di asfittici
rapporti interpersonali. Snobismo e e asfissia avanzano e potrebbero
soffocare la vita di questa persona.
MA, vedendo per errore il pessimo filmetto
"Hot Pants 2", l'Anziano
Scrittore Inglese (ASI) viene folgorato dalla visione di un Giovane
Attore Americano (GAA) . La folgorazione diventa fascino e il
fascino ossessione. Non è propriamente un "innamoramento" ma è
un lancinante richiamo a una "metamorfosi esistenziale".
L'esca amorosa trascina il vecchio
pesciolino a lasciare l'Inghilterra per l'America, la Vecchiaia per un tardo
recupero della mai vissuta Giovinezza, la Solitudine per la Compagnia, la
Raffinatezza per la Spensieratezza .
C'è un certo qual interscambio tra ASI e
GAA : se ASI scopre il videoregistratore, le Nike e i fast food, GAA scopre
(almeno un po') Shakespeare e (soprattutto) una persona protettiva e non
commercialmente interessata . Però la reciprocità è pochina ; la sostanza
è che GAA agisce - misteriosamente - come un catalizzatore per la
metamorfosi (l'inizio di metamorfosi) di ASI, e come l'enzima catalizzatore
, fatta la sintesi proteica, si stacca dalla nuova proteina rimanendo
proprio come era prima, così fa GAA staccandosi da ASI (scusate il poco
poetico vocabolario biochimico, ma se si parla di "catalizzatore",
le cose sono precisamente queste).
In ASI è presente l'idealizzazione
romantica , come si vede nella lunga lettera di addio ("conserverai per
tutta la vita questa lettera, a testimonianza di chi ti amava per te stesso,
come nessuno mai, in mezzo a un Mondo Indifferente...") , ma non è
presente nel regista : infatti GAA strappa subito la lettera e non conserva
un bel niente, e si prepara a girare "Hot Pants 3". Il
punto è che il tema del film non è - diversamente dalla superficiale
apparenza - il Romanticismo . E' invece questo : la vita è un imprevedibile
mistero in cui i nostri inevitabili progetti e le nostre inevitabili
aspettative vengono sconvolti da forze che ci trascendono e ci guidano verso
lidi per i quali non avevamo mai pensato di fare vela.
Forze casuali o forze provvidenziali ?
Questa è una domanda religiosa che il film non affronta affatto, ma per la
quale - oggettivamente - prepara il terreno. Che il Romanticismo non sia il messaggio di questo film lo si vede dal chiaro parallelo con Morte a Venezia di Thomas Mann/Luchino Visconti : la trama sembra la stessa, ma la sostanza è diversissima. Lì un finale tragico, qui un finale agrodolce, ma fondamentalmente ottimista : il dopo è meglio del prima. Mann e Visconti vedono nella Bellezza e nell'Idealizzazione in generale solo l'aspetto negativo: esse mostrano che i desideri della vita sono impossibili a realizzarsi e che , capito ciò, non rimane che scomparire. Invece Kwietnowski nella Bellezza e nella Idealizzazione vede l'aspetto positivo : esse possono costituire una sveglia per una vita addormentata, le indicano le vie del riscatto.
Il protagonista di Morte a Venezia
muore mentre gli cola sul viso la tintura per capelli con cui rincorreva
fantasticamente Bellezza e Giovinezza, il protagonista del nostro film vive
e torna in Inghilterra portandosi con sè gli occhiali da sole lasciatigli
in eredità dal giovane con cui ha vissuto realmente alcuni giorni di
un'amicizia affettuosa e spensierata, quel tipo di amicizia che non aveva
mai avuto.
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