Gli
insegnanti delle scuole superiori bresciane sono soddisfatti del fatto che
gli studenti siano obbligati a colmare i debiti a settembre. E sperano che
il ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini non torni
indietro da quanto stabilito dal suo predecessore Fioroni. Tanto più che
le lezioni private - dicono - non hanno avuto alcuna impennata, e i
bocciati a giugno non sono aumentati più di tanto.
"Forse c'era l'intenzione di bocciare di più a giugno per ridurre i
sospesi con debito, ma la previsione si è verificata solo in piccola
parte", ammette Maurilio Lovatti, docente di filosofia allo
scientifico Copernico. E "le cose sono andate sicuramente meglio di
prima - aggiunge -. Ci sono state difficoltà organizzative e burocratiche
per l'organizzazione dei corsi, ma la filosofia di fondo è giusta".
Al contrario degli anni scorsi, ora "gli studenti sanno che rischiano
la bocciatura a settembre - sottolinea Lovatti - e non verranno
impreparati alle prove di verifica che si terranno dal primo al 3
settembre".
Bisognerà capire se al momento di quelle prove troveranno ancora il
consiglio di classe che li ha "rimandati", perché ufficialmente
il nuovo anno scolastico inizierà il primo settembre e potranno già
esserci i nuovi insegnanti. Tuttavia, "mi sembra che il ministro
Gelmini voglia spostare al 10 l'inizio giuridico dell'anno scolastico -
osserva Lovatti - e ciò mi sembra andare nella direzione di
mantenere gli esami di riparazione senza passare per il Parlamento".
Tutto bene, insomma. E poco male se aumenteranno le lezioni private di
qualche briciola. "Tutte le scuole hanno organizzato corsi di
recupero gratuiti in luglio e agosto - assicura Lovatti -. Può
accadere che dopo i corsi qualcuno senta il bisogno di un paio d'ore
aggiuntive di lezione, ma non sarà la fine del mondo". In compenso
recuperare i debiti durante l'estate mette un argine al "decadimento
della preparazione - sottolinea il professore -, e ciò è
importante".
Dello stesso avviso è Orazio Longo, docente dell'Itis Castelli di
via Cantore: "Le lezioni private non sono mai scomparse - dice -,
tanti colleghi hanno continuato a farle e i prezzi, soprattutto per
matematica che ha un'offerta ampia, si attestano intorno ai 30 euro
all'ora. Ma i corsi gratuiti ci sono, e potrebbero aumentare se il
ministero lasciasse una maggiore disponibilità di fondi". In ogni
caso, "recuperare i debiti è assolutamente utile - ribadisce anche Longo
-: non era possibile continuare così, a meno che non si volesse ricorrere
a una soluzione post-scolastica come in Germania, dove le imprese e le
amministrazioni tengono conto dei debiti e mandano i dipendenti a corsi di
recupero. Ma da noi la cosa è improponibile, e allora ben vengano gli
esami di settembre".
Longo ricorda che in passato ci sono stati studenti che non hanno
mai studiato una o più materie, anche professionali, e dice che "si
doveva porre un freno", dopo che "troppo frettolosamente era
stato eliminato il rinvio a settembre". E poi, aggiunge Longo,
"anche gli insegnanti sono più contenti di far qualcosa di utile, i
primi giorni di settembre, piuttosto che perdere tempo in inconcludenti
riunioni e perpetuare il rito inutile e ripetitivo della programmazione
che ormai si fa al computer". (MI.VA.) |