IL CONSIGLIO PASTORALE MUOVE I SUOI PRIMI PASSI
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di Maurilio Lovatti
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Domenica
23 ottobre, alla casa delle suore di Fantecolo in Franciacorta, si è
svolta la prima giornata di lavori del nuovo Consiglio pastorale
parrocchiale, eletto prima dell’estate e che durerà in carica fino
al 2010. Al
mattino Gianni Omodei ha svolto una relazione sulla situazione e le
prospettive della Chiesa in Italia, alla quale è seguita la
discussione. Prima di pranzo, abbiamo partecipato alla Messa,
celebrata da don Arturo. Nel
pomeriggio abbiamo cercato di analizzare la situazione della nostra
parrocchia, per capire quale ruolo può assumere il consiglio
pastorale parrocchiale per svolgere in modo efficace il suo compito.
Il compito più importante del consiglio consiste nel coadiuvare il
parroco ad esercitare il carisma della sintesi. Cosa significa?
Questa formulazione, a prima vista un po’ astrusa e poco usuale,
esprime un’esigenza importante in ogni comunità. Mi spiego: nella
nostra parrocchia esistono numerosi gruppi e molteplici settori
d’attività che, com’è umanamente comprensibile, tendono a
concentrarsi nella loro azione e a migliorare l’efficacia del loro
agire, rischiando però di perdere di vista la visione d’insieme; è
compito del parroco valorizzare le specificità e le competenze dei
vari gruppi e delle persone, indirizzandole al bene complessivo della
comunità e creando le condizioni affinché si radichino valori quali
la condivisione, l’amicizia reciproca, la collaborazione efficace.
Una funzione importante del consiglio pastorale parrocchiale consiste
proprio nel collaborare col parroco in questo impegnativo compito, sia
collegialmente con pareri, suggerimenti e proposte, sia tramite le
commissioni in cui si articola, collaborando alle varie attività a
livello organizzativo e funzionale. Dall’analisi
e dalla discussione è emersa evidente la necessità di creare
occasioni di conoscenza reciproca e di possibile collaborazione tra
gruppi e realtà, presenti così significativamente nella nostra
comunità parrocchiale. Alla
fine della giornata il parroco ha riassunto le principali decisioni
emerse: 1)
Organizzazione, entro dicembre, di un incontro di tutti i
gruppi parrocchiali, per favorire la conoscenza reciproca e per farli
conoscere meglio a tutti i fedeli interessati. Le modalità
organizzative sono state delegate ad un gruppo ristretto di
consiglieri. 2)
Predisposizione di un organico progetto educativo per
l’oratorio da parte della commissione oratorio coordinata da don
Luca; sulla base delle esigenze emergenti da questo progetto, sarà
definito il progetto per la costruzione del nuovo oratorio. 3)
Impegno del consiglio pastorale affinché nell’oratorio sia
assicurata la presenza di persone adulte. 4)
Redazione collegiale della relazione sulla situazione pastorale
della parrocchia, in preparazione della visita pastorale del Vescovo,
prevista per marzo 2006; a tal fine l’incarico di predisporre le
bozze dei vari capitoli in cui si articolerà la relazione da
presentare al Vescovo è stato distribuito tra i vari consiglieri, per
piccoli gruppi sulla base degli ambiti d’impegno. Verso
sera siamo rientrati a Brescia, contenti della bella giornata
trascorsa insieme con spirito comunitario e consapevoli del contributo
positivo che il Consiglio pastorale parrocchiale può portare alla
vita della comunità parrocchiale, se saprà svolgere le funzioni a
cui è chiamato. Particolarmente
confortante è stata la presenza convinta e attiva dei giovani che
fanno parte del Consiglio. Il
Cantiere, dicembre 2005, pag. 7
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