Dal 1978 al 2013 a Brescia
vi erano i Consigli di Circoscrizione, organi di decentramento
dell'amministrazione comunale previsti dalla legge nazionale. Poi, a seguito
della cosiddetta legge Calderoli del 2010, le Circoscrizioni furono
consentite solo per le città con più di 250 mila abitanti. A partire dal
2014 il Comune è dunque tornato ad istituire i Consigli di Quartiere,
riprendendo un'esperienza significativa già vissuta dalla città tra la
fine degli Anni Sessanta e il 1978.
I Consigli di quartiere hanno attualmente funzioni consultive “sulle
scelte di programmazione comunale e sui servizi di competenza comunale di
rilevanza di quartiere, nonché funzioni di promozione di cittadinanza
attiva e responsabilità sociale, come anche il miglioramento della qualità
della vita e l’attivazione di percorsi di coesione sociale”.
I Consigli di quartiere hanno un ruolo propositivo nei confronti del Comune:
partendo dalla conoscenza del territorio devono individuare i problemi
prioritari del loro quartiere e proporre soluzioni all'Amministrazione
comunale. Possono anche svolgere un importante ruolo di coordinamento tra i
vari gruppi e associazioni presenti nel quartiere, promuovendo o sostenendo
iniziative in campo culturale e sociale. Per portare un solo esempio, basta
richiamare la recente esperienza degli Antichi Borghi agricoli della
periferia Sud che, grazie al sostegno dei CdQ, ha consentito alla nostra
parrocchia, con quelle di Folzano e Fornaci, di far conoscere e valorizzare
i beni culturali e artistici delle nostre chiese.
I consiglieri di quartiere svolgono dunque un ruolo importante per il bene
della comunità e lo fanno gratuitamente, mossi solo dallo spirito di
servizio. Per questo è importante non solo andare a votare il 14 aprile, ma
anche sostenere i consiglieri una volta eletti, incoraggiarli e fare loro
sentire la nostra gratitudine per il compito che svolgano.
Per evitare un'eccessiva politicizzazione, il regolamento comunale prevede
che i consiglieri siano eletti in un'unica lista e non in liste di partito.
E' possibile esprimere due preferenze (un maschio e una femmina) tra i
candidati che si sono resi disponibili.
Maurilio Lovatti
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