Nella Zona pastorale
XXXI Brescia Sud, che comprende 12 parrocchie della zona urbana sud della
città di Brescia e la parrocchia di San Zenone nel Comune di San Zeno
Naviglio, saranno costituite tre Unità pastorali secondo le indicazioni
diocesane:
a) parrocchie di Chiesanuova, Noce, S. Maria in Silva, Don Bosco, S.
Giacinto e B. Palazzolo;
b) parrocchie di S. Filippo Neri e S. Giulio Prete al Villaggio Sereno e S.
Rocco a Fornaci;
c) parrocchie di S. Maria Vittoria a Porta Cremona, Volta, Folzano e San
Zeno.
Per quanto riguarda l'UP che comprende le nostre parrocchie è in corso la
preparazione della dichiarazione d'intenti, a cui partecipano Marta Biavini
e Giovanna Paini per la Noce e Alessandra Bertoletti e Andrea Orizio per
Chiesanuova, come deciso dal CPP del 15 marzo.
La decisione di costituire
Unità pastorali in tutta la Diocesi è stata presa nel Sinodo diocesano
convocato dal vescovo Luciano Monari, svoltosi nel dicembre 2012, con la
partecipazione dei rappresentanti (circa 500 persone tra presbiteri, laici e
consacrati) di tutte le Zone pastorali. Le osservazioni e i contributi dei
partecipanti (137 interventi) hanno portato alla stesura del Documento
finale Comunità in cammino, votato quasi all’unanimità.
Il Sinodo ha definito l’UP come “una particolare unione di più
parrocchie affidate dal Vescovo a una cura pastorale unitaria e chiamate a
vivere un cammino condiviso e coordinato di autentica comunione, attraverso
la realizzazione di un unico progetto pastorale missionario pluriennale
aperto non solo al territorio, ma pure al mondo intero, in sintonia con le
indicazioni pastorali diocesane”.
Dunque le Unità pastorali non nascono, come spesso si crede, solo per la
crescente mancanza di sacerdoti. Certo anche questo è un dato oggettivo: il
clero invecchia sempre più, le nuove ordinazioni sono sempre meno e quindi
si rende necessario ripensare la distribuzione dei sacerdoti sul territorio.
Il motivo principale è però un altro: favorire la comunione, il confronto
e la collaborazione tra le diverse comunità parrocchiali, evitando di
chiudersi nel proprio orticello. Questa esigenza si è rafforzata negli
ultimi anni, quando si è sviluppato il percorso sinodale della Chiesa
universale e anche di quella diocesana. Sinodo significa appunto “camminare
insieme”.
Nel Consiglio Pastorale di marzo sono già stati indicati alcuni ambiti nei
quali le parrocchie potrebbero collaborare: la formazione dei catechisti, la
pastorale giovanile, i campeggi per i giovani, le attività caritative. In
fondo questi ambiti ben si inseriscono nelle priorità che il nostro vescovo
Pierantonio ha stabilito per quanto riguarda la missionarietà della chiesa:
cultura, carità e giovani.
Adesso si tratta di passare gradualmente dalle parole ai fatti e alle
decisioni. Nei prossimi numeri del Cantiere torneremo sull'argomento.
Maurilio Lovatti
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