Maurilio Lovatti 

 

 

La sfida dell'ambiente

 

Il Cantiere, ottobre 2019

 

La sera di giovedì 12 settembre si è tenuto nel teatro parrocchiale un interessante e partecipato incontro, promosso dal circolo ACLI di Chiesanuova, sulla centralità della sfida ambientale. Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, è stato interrogato da Giovanni Mori, rappresentante dei giovani di Fridays for Future (il movimento sorto in seguito all'allarme sui cambiamenti climatici di Greta Thunberg) e da Paolo Colosio, presidente del Consiglio di Quartiere.
Dopo l'introduzione di Sandro Pasotti, presidente del circolo ACLI di Chiesanuova, il giovane Giovanni Mori ha insistito sull'assoluta priorità di interventi urgenti ed efficaci per frenare il riscaldamento globale, in mancanza dei quali diventerà impossibile salvare il pianeta dal disastro. Di fronte alla centralità di questa emergenza, tutti gli altri problemi ambientali, come l'inquinamento dell'acqua o dell'aria, pur importanti, passano in secondo piano. Per Mori, i comportamenti personali virtuosi (come non sprecare acqua ed energia, usare la bici e il treno e non l'auto e l'aereo, riciclare i rifiuti, ecc.) pur importanti e necessari, da soli non bastano ad evitare i danni irreversibili del surriscaldamento globale: servono decisioni rapide ed efficaci dei governi e delle organizzazione internazionali. Finché non li otterranno - ha detto Mori - i giovani continueranno a protestare e a manifestare. Infine Mori ha chiesto al Sindaco se il Comune di Brescia intende dichiarare l'emergenza climatica.

 

 

 

 

Da sinistra: Sandro Pasotti, presidente Circolo ACLI Chiesanuova, Giovanni Mori, portavoce di Friday for Future, Emilio Del Bono, sindaco di Brescia, e Paolo Colosio, presidente del Consiglio di Quartiere di Chiesanuova

 

 

 

Il sindaco Del Bono, confermando che il consiglio comunale di Brescia dichiarerà l'emergenza climatica, ha svolto un meditato ragionamento sul ruolo della politica a favore dell'ambiente. Secondo il Sindaco la politica dovrà agire sempre più decisamente per favorire la salvaguardia dell'ambiente e contrastare i mutamenti climatici e il surriscaldamento globale. Ma dovrà farlo con una certa gradualità, per creare e consolidare il consenso sulle scelte ambientali. Ha riportato l'esempio della realizzazione delle nuove piste ciclabili, fondamentali per consentire che i piccoli spostamenti in città (entro i 3 Km) avvengano in bici e non in auto, per ridurre le emissioni. E' giusto e indispensabile realizzarle, ma spesso generano lamentele e malcontento perché riducono i già scarsi parcheggi. Il Sindaco ha richiamato i principali interventi del Comune per far fronte all'emergenza climatica: la decarbonizzazione (dal 2021 la centrale termoelettrica di Lamarmora non brucerà più carbone, ben prima del 2030 fissato dalla CEE per mettere al bando il carbone), la riduzione del consumo di terreno, il potenziamento della mobilità non inquinante, con il prolungamento della metro e la costruzione di tranvie, il disinquinamento della falda acquifera, le misure per evitare la dispersione termica degli edifici pubblici, il potenziamento della rete bicimia e molto altro.
Il presidente del consiglio di quartiere, Paolo Colosio, ha sottoposto al Sindaco con molta chiarezza alcune criticità del nostro territorio, sottolineando in particolare quelle attinenti al tema dell'emergenza climatica. Ha chiesto al Sindaco d'informare i cittadini sullo stato di avanzamento della progettazione del parco delle cascine e della tranvia che passerà per via Orzinuovi, nonché sui risultati emersi dalle nuove analisi sull'inquinamento da PCB nel nostro quartiere. Il pubblico, composto da un centinaio di persone, tra cui molti giovani, ha ascoltato sempre con molta attenzione, e questo è un segno che fa ben sperare.

Maurilio Lovatti

 

 

 

 

 

 

 

Il Cantiere,  ottobre 2019, pag. 10-11

 

 

 

 

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