Tra i
diritti (e doveri) che costituiscono la piena realizzazione della
cittadinanza, vi è quello di partecipare consapevolmente e con cognizione
di causa alle scelte della comunità locale in cui si vive e si opera. Ciò
implica una scelta informata degli amministratori locali, che non discenda
meccanicamente dall'adesione ideologica ad un partito. E' quindi opportuno,
educativo e funzionale alla realizzazione del bene comune che la scelta del
sindaco e dei consiglieri comunali sia conseguente ad una valutazione
critica di quanto è stato fatto dagli amministratori uscenti e di quanto
rimane da realizzare.
Per facilitare questa valutazione le Vicarie (zone pastorali) cittadine
della diocesi e la Zona ACLI della città hanno proposto una serie di
incontri per offrire la possibilità di approfondire alcuni importanti temi
amministrativi e favorire una scelta più consapevole, in vista delle
elezioni nel comune di Brescia della prossima primavera.
Brescia infatti negli ultimi 5 anni ha assistito a scelte fondamentali, che
ne segneranno lo sviluppo nei prossimi decenni. Mi limito a citare quelle
nell'ambito dell'ambiente e della cultura e turismo. L'investimento sui beni
monumentali (Capitolium, teatro romano, mercato dei grani, prossima
riapertura della pinacoteca civica, chiusa da 9 anni, ecc.) ha portato e
ancor più porterà ad un incremento delle presenze turistiche.
Sul piano ambientale, oltre all'inizio delle bonifiche dal PCB (tema che per
anni era stato sottovalutato) e alla realizzazione del parco delle cave, si
è avviata la raccolta differenziata dei rifiuti, che ha visto la
responsabile partecipazione della grande maggioranza dei cittadini, e che ha
consentito un risultato storico per la città (la percentuale di raccolta
differenziata è passata dal 37% al 65%) con indubbi benefici per
l'ambiente.
Inoltre il Comune ha ottenuto da A2A l'eliminazione del cromo esavalente
(pericolosamente cancerogeno) dall'acqua potabile, con un investimento di
oltre 4 milioni di euro: l'acqua potabile di Brescia è da questo punto di
vista diventata tra le migliori al mondo. Sono state messe in sicurezza
molte piste ciclabili, è stato significativamente esteso il sistema di
Bicimia, che ha raddoppiato gli abbonati, ed è in via di realizzazione una
rete organica di piste ciclabili per favorire questa forma di mobilità non
inquinante. Inoltre il Comune ha ottenuto da A2A di rinunciare al carbone
nella centrale elettrica di via Lamarmora dal 2020, anziché dal 2030, come
inizialmente previsto, riducendo così i pericoli per la salute dei
cittadini. Le proposte ambientali saranno il principale cavallo di battaglia
dell'amministrazione uscente: il Sindaco Del Bono ha recentemente proposto
la realizzazione di nuove linee tranviarie urbane per ridurre l'inquinamento
dovuto al traffico automobilistico e ha avanzato la proposta che tutte le
cinque acciaierie bresciane cedano ad A2A il proprio potenziale energetico
(il vapore che deriva dall'attività produttiva e che viene generalmente “sprecato”)
sotto forma di elettricità e riscaldamento, sul modello già realizzato con
la Ori-Martin di S. Bartolomeo. Con le acciaierie nella rete del
teleriscaldamento nei mesi invernali (e dell’energia elettrica in quelli
estivi) sarà realizzabile l’obiettivo di chiudere la terza linea
dell'inceneritore.
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