Come espressamente richiesto dal
Collegio provinciale dei Probiviri, portiamo gli aclisti a conoscenza del
dispositivo adottato, su denuncia della Presidenza provinciale, nei
confronti di Maurilio Lovatti.
Il Collegio Provinciale dei Probiviri delle ACLI
bresciane, su denuncia formulata dal Presidente Provinciale Sandro Albini
in data 11 gennaio 1977 nei confronti dell'iscritto Maurilio Lovatti, si
è riunito, presenti tutti i suoi componenti effettivi, presso la Sede
provinciale in Brescia il giorno 20 gennaio 1977, per esaminare il caso.
Il Collegio all'unanimità, ravvisa nel fatto denunciato particolare
gravità e ne decide l'immediata istruttoria formulando tra l'altro le
seguenti richieste:
1. Estremi della delibera della Presidenza Provinciale in merito alla
denuncia presentata a questo Collegio con lettera a firma del Presidente
Provinciale Sandro Albini;
2. Produzione dei documenti originali relativi al fatto denunciato e di
convocare presso il Collegio il socio Maurilio Lovatti il giorno 29
gennaio c.a. alle ore 10 per contestargli la denuncia presentata nei suoi
confronti in conformità all'art. 48 dello Statuto.
Il Collegio Provinciale dei Probiviri delle ACLI bresciane, ottenuta la
documentazione richiesta, acquisite le dovute testimonianze e prove
relative al fatto; contestato al Maurilio Lovatti la denuncia a suo carico
e le prove relative al fatto in possesso del Collegio; preso atto che
l'interessato ha riconosciuto l'autenticità della lettera in esame; ha
ritenuto all'unanimità:
a) idonea e conforme allo statuto la procedura della denuncia;
b) essere il fatto denunciato documentato, e accertato nel corso
dell'istruttoria da questo Collegio, gravemente lesivo della autonomia
delle ACLI e scorretto nei confronti degli organi del movimento e quindi
di dovere applicare nei confronti del socio Lovatti Maurilio l'art. 51
dello statuto;
Tutto ciò premesso, il Collegio dei Probiviri, essendo provato che
Maurilio Lovatti ha inviato nello scorso gennaio c. a. al segretario
provinciale di un partito politico bresciano una lettera mediante utilizzo
della stampigliatura "ACLI Brescia - Via Monti, 22 - tel.
48160-48170" omissis del seguente testo: "Ti mando copia di un
articolo apparso sull'ultimo numero di Battaglie sociali. Penso che sia un
esempio alquanto significativo delle tendenze anticomuniste che stanno
riprendendo forza all'interno della maggioranza delle ACLI. Con la
speranza che l'impegno delle sinistre ACLI per contrastare tale linea sia
seguito con maggior interesse. Cordiali saluti"
f.to Maurilio Lovatti
Ritenute immotivate le ragioni espresse al Collegio
dal Lovatti e comunque non riferibili al testo della lettera; essendo il
fatto in esame:
a) una evidente sollecitazione verso un partito politico ad intervenire
nelle vicende interne delle ACLI bresciane;
b) potersi ritenere la sollecitazione contenuta nel testo della lettera,
richiesta di collaborazione al rafforzamento di un gruppo interno delle
ACLI bresciane ed una discriminazione preconcetta nei confronti di un
altro gruppo aclista;
c) essere il fatto aggravato dall'aver strumentalizzato il Movimento
mediante l'uso della stampigliatura ufficiale delle ACLI;
d) l'essere il socio Lovatti un componente dell'Esecutivo di Gioventù
Aclista ed, in quanto tale, membro a titolo consultivo del Consiglio
Provinciale, ed avere il Lovatti sempre potuto esprimere le proprie tesi
negli organi e con gli strumenti interni del Movimento (Circoli, Consiglio
Provinciale, giornale "Battaglie Sociali").
Considerate altresì alcune attenuanti rilevate nel corso
dell'istruttoria;
Il Collegio Provinciale dei Probiviri delle ACLI bresciane, con voto
unanime espresso nelle forme dovute, ha deciso a carico del socio Maurilio
Lovatti la sospensione dalle ACLI per un anno da oggi con la conseguente
decadenza dalle cariche ricoperte a qualsiasi titolo.
Quanto sopra per i fatti descritti, ritenuti dal Collegio gravemente e
palesemente lesivi dell'autonomia del Movimento Aclista sancita dai
Congressi di Torino e di Cagliari e deplorevoli nei confronti della
corretta convivenza tra iscritti di un Movimento Operaio Cristiano.
Cosi fatto in Brescia, lì 5 febbraio 1977.
Il Consiglio Provinciale dei
Probiviri delle Acli Bresciane
Maffeo Chiecca
Angela Loda
Urbano Gerola
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